Una scomunica inattesa e forse definitiva. Eugenio Fascetti, mentore nel Bari di Antonio Cassano, ha invitato il calciatore a valutare l’ipotesi del ritiro dopo le troppe vicissitudini accadute a Genova, fino alla sua esclusione dalla rosa blucerchiata.
“Era tornato a casa sua e ha trovato il modo di litigare di nuovo, può anche ritirarsi. Di talenti così ne ho visti pochi, ho cercato di spiegargli certe cose ma ormai non lo sento più dal suo matrimonio, saranno 7-8 anni”, ha spiegato a Sky Fascetti, allenatore che ha fatto esordire Cassano in Serie A con la maglia del Bari a soli 17 anni
“Da ragazzino era un talento enorme, con me non ha mai avuto problemi ma aveva 16-17 anni. Non lo puoi imbrigliare in campo ma fuori ci ha messo molto del suo, non si può sempre scusare. Sono deluso, poteva scrivere un’epoca del calcio italiano per le sue doti naturali ma non ha fatto nulla per migliorarsi, se l’è cercata. Quando uno va al Real Madrid in quelle condizioni fisiche vuol dire che ha capito poco del calcio moderno dove la tecnica non basta più”.
Talento buttato via
“Se vuole venire a parlare con me volentieri – ha concluso – E’ stato un fuoriclasse che non si è espresso al 100% e veder buttare via un talento di quel tipo non mi ha fatto piacere”.