Il primo dell’era Conte fu conquistato contro il Milan di Ibra e Thiago Silva dopo una cavalcata avvincente. Quest’ultimo è arrivato contro avversari meno blasonati e di valore non comparabile a quelli del torneo passato. Al tricolore fa da contraltare l’eliminazione netta nei quarti di Champions contro il Bayer Monaco: il calcio italiano, anche nella sua migliore versione bianconera, non può tenere il passo dei competitori continentali, sia sul piano squisitamente tecnico che su quello industriale (i bilanci di Barça, Real e Bayern – che hanno budget di spesa enormi – indicano un solco difficilmente colmabile in tempi brevi).
La forza della Juve? Il “metodo Conte”. L’allenatore salentino ha letteralmente trasformato un gruppo pieno di giocatori non eccellenti – salvo Pirlo, Vucinic, Marchisio e Barzagli, oltre al gioiellino Pogba – in una invincibile falange. Ha plasmato una squadra senza integralismi, rinunciando agli schemi più estremi (il 4-2-4) per arrivare a premiare la concretezza, il realismo (come testimoniato dall’utilizzo finale di Vucinic con Marchisio unici terminali offensivi). Conte ha trasmesso la mentalità necessaria ad un gruppo di ragazzi che ha assimilato schemi e approccio guerriero alle gare: solo così si spiegano le rimonte o le vittorie in extremis, risultato di un lavoro sul carattere che ha dato i frutti sperati.
I bianconeri in questa stagione hanno vinto di fila la SuperCoppa di Lega e lo scudetto, hanno raggiunto le semifinali di Coppa Italia e i quarti di Champions: il presidente Andrea Agnelli non poteva aspettarsi di più. E non bisogna dimenticare che nel mercato di gennaio Marotta con i denari a disposizione ha ingaggiato il vetusto Anelka, non certo un attaccante in grado di fare la differenza in Champions…
Nel bene e nel male la Juve è l’unità di misura delle potenzialità espresse dal calcio italiano: stile e sobrietà, applicazione e sacrificio, qualità utili per conquistare lo scudetto (il 31esimo per i bianconeri) ma non per fare bella figura in Champions League. Da qui le legittime ritrosie di Conte in vista della prossima stagione…
@barbadilloit