Mettetevi in testa questa data: 8 Luglio 2016. Potrebbe essere il giorno in cui finisce il tennis. Questo pomeriggio, a Wimbledon, vanno in scena due semifinali che possono segnare definitivamente la storia della racchetta. Roger Federer l’unico che gioca a tennis deve affrontare “scherzo della natura” Raonic. L’uomo meno atletico del mondo. Il più scoordinato e sminchionato giocatore di tennis che si sia mai visto.
Dall’altra parte del tabellone, il beniamino di casa Andy Murray, in cura Lendl, dovrà vedersela con “ma chi minchia è” Thomas Berdych. Berdych, l’unica cosa buona nel circuito che ha fatto, è quella di trovarsi una moglie “bona”. Per il resto, niente. È una sorta di miracolo del sistema dei punteggi ATP. Infatti, staziona tra i top ten senza mai concludere nulla. Una sola finale dello slam, giusto a Wimbledon. Niente più. Una specie di contabile ATP che per hobby usa anche la racchetta.
Attenzione dunque. Oggi potrebbe finire il tennis. Pensate – mai sia – a una finale Berdych vs Raonic.
Mi sa che ha proprio ragione Toni Nadal, zio e allenatore del maiorchino, il quale, da quando il nipotino ha smesso i panni del superpallettaro, sostiene che il tennis andrebbe cambiato. Ricordatevi: “Non è mai il manico ma sempre il contromanico il problema”.