Identità e politica nel pallone. Il calciatore nordirlandese McClean declina la propria appartenenza nazionale e la vicinanza alla causa dell’indipendentismo irlandese anche nello sport: dopo essersi rifiutato di mettere il papavero rosso sulla maglietta del Sunderland qualche anno fa, in ricordo degli inglesi che persero la vita per difendere il Commonwealth, ha colpito ancora. Il giocatore, ora tesserato per il West Bromwich Albion, si è girato di spalle nel momento in cui è stato suonato l’inno britannico “God Save The Queen” prima dell’amichevole contro la squadra americana del Charleston Battery, negli Usa.
Non sono bastati i proiettili recapitati a casa dopo la “questione del papavero”, né gli insulti ricevuti dai simpatizzanti unionisti sui vari social per farlo desistere. Nato a Derry ma naturalizzato “Irlandese”, non esisterebbe a mettersi contro l’intero calcio inglese pur di non omaggiate il paese che ha annichilito il suo popolo.