Nell’Irlanda del Nord il clima si fa sempre più teso, violento. C’è un caso che, in queste ore, sta arroventando l’estate già caldissima nelle Sei Contee.
Al centro di tutto c’è una minacciosa smargiassata “social”. Una foto, pubblicata (ovviamente) sul web, che la dice lunga su quanto sia diventato inquietante lo scenario a Belfast. Raffigura una banda composta da una dozzina di persone, con il volto rigorosamente coperto da passamontagna e tutti armati con mazze da baseball, che posa accanto a una scritta fin troppo eloquente: “Taigs will be crucified”, i cattolici saranno crocifissi.
Il “messaggio” porta la firma del Vtot, sigla che sta per Village Team on Tour e che, secondo quanto riportano i media locali, sarebbe da collegare direttamente alla variegata galassia unionista e lealista.
L’inchiesta
La polizia dell’Irlanda del Nord ha già aperto un’inchiesta mentre da parte orangista proseguono serrati i preparativi per la marcia del Twelfth, quando i protestanti celebreranno la “Gloriosa Rivoluzione” del 1688 e la vittoria in battaglia, nella Boyne, di Guglielmo III d’Orange sul cattolico Giacomo II, nel 1690. Inutile sottolineare come, anche (o forse soprattutto) quest’anno, si temino tensioni e scontri.
Come sempre accade, oltre la paura e dietro le minacce c’è sempre qualcosa di comico. Il lessico utilizzato per l’ultima minaccia ai cattolici delle Sei Contee, sembrerebbe più appropriato ai proclami del sedicente Califfo. Ai protestanti oltranzisti, evidentemente più vicini a Breivik che a Gesù Cristo, che della purezza della razza Wasp, non fa orrore “citare” in maniera così spudorata l’odiato Islam.
Intanto, quello del graffito della crocifissione promessa ai cattolici è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che da qualche tempo si stanno verificando in tutta l’Irlanda del Nord e a Belfast in particolare. Da giorni, infatti, con la solita pittura spray nera, qualcuno aveva “espulso” gli odiati “taigs” dai “nostri quartieri” e, per inciso, dalla Short Strange.