Qualche volta sarà capitato anche a voi: “Ti lascio, perchè ti amo troppo”. Oppure “Ti vedo di più come amico”. O ancora, per gli adolescenti soprattutto: “Ti amo di bene, sei un fratello per me”. Stavolta è capitato al Milan, friendzonato alla grandissima da sor Carletto Ancelotti che se n’è uscito alla grande, su Twitter: “Devo riposare”.
Ancelotti sa benissimo che ritornare a Milanello oggi significherebbe mettere a rischio il ricordo e l’eco delle gesta lontane, delle ultime Champions e del “club più titolato al mondo”, dell’ultimo diavolo rossonero capace di bruciare da solo a Istanbul e di vendicarsi qualche anno più tardi. Carlo se n’è appena andato da Madrid dove, nonostante tutto, sarà sempre leggenda per sempre: è lui il condottiero della Decima, mica cotica.
Galliani l’ha pregato in tutti i modi. Dai, torniamo insieme. Facciamo come Mancini e l’Inter. Lui ha prima cincischiato, poi preso tempo, poi – messo alle strette – ha dovuto replicare alla corte serrata nel modo più indolore possibile (secondo lui). Scusa Milan, prendo un anno sabbatico per me che devo riposare.
Pippo Inzaghi, panchina di stagno, però non esulti: un altro al posto suo lo troveranno comunque.