Tesla Motors è diventata famosa nel mondo, con concessionarie anche in Italia, per la produzione di auto di lusso elettriche, ma potrebbe legare il proprio nome ad una rivoluzione energetica di portata ben più importante delle semplice automobili. Recentemente l’azienda ha presentato delle batterie domestiche che potranno essere usate per accumulare energia, risolvendo così alcuni dei problemi legati alle fonti rinnovabili. Il prodotto si chiama “Powerwall – Tesla Home Battery” e sta catalizzando l’interesse di milioni di persone, sia utenti che imprenditori.
Il progetto
L’obiettivo di Tesla è quello di permettere di slegare una parte importante dei propri consumi dalle fonti fossili, accumulando, ad esempio, energia solare durante la giornata per poi sfruttarla di sera e di notte, visto che, a livello domestico, la maggior parte dei consumi avvengono nelle ore di buio, non di giorno. Inoltre, in caso di blackout, questa batteria dà alla casa una lunga autonomia.
I vantaggi della Tesla Powerwall sono evidenti, sia in termini economici che in termini ambientali, punto su cui durante la presentazione, il CEO Elon Musk, si è soffermato in modo particolare, mostrando all’inizio una foto di uno stabilimento di produzione di energia che emette fumi venefici rimarcando che “è reale”. Con il sistema Tesla invece le emissioni sono pressoché azzerate e l’aria diventa più salubre.
Da quanto si evince, con un paio di queste batterie, l’autonomia della casa è garantita, per una spesa di 7 mila dollari, tutto sommato contenuta.
Conseguenze positive
In tutto il mondo la stampa si sta interrogando sulle ricadute positive del nuovo sistema Tesla. Il Guardian, parla di una possibile rivoluzione energetica per l’Africa, continente ricco di sole, ma sprovvisto di reti elettriche. Lo stesso Elon Musk ha dichiarato di avere pensato, durante lo sviluppo delle Powerwall, in modo particolare al Continente Nero e ai suoi 600 milioni di persone che non hanno accesso all’elettricità.
Secondo il Guardian addirittura l’Africa potrebbe diventare il centro globale della produzione di energia pulita, se si sfruttasse l’immensa distesa del Sahara.
Il caso italiano
Anche nel nostro paese, l’invenzione di Tesla potrebbe avere ricadute positive. Negli anni scorsi sono stati installati migliaia di impianti fotovoltaici, su tetti di case e capannoni, in virtù di una bolla economica creata da contributi statali distribuiti a pioggia, in maniera del tutto anti economica. Il progetto del Conto Energia ha sostenuto il mercato, con un’ingerenza statale nell’economia fin troppo pesante. Il risultato è stato un ritorno economico interessante per alcuni privati, ma una spesa enorme per le casse pubbliche. Quando poi i contributi sono stati sospesi, cioè sono stati chiusi i proverbiali rubinetti, la bolla si è sgonfiata e il mercato è entrato in crisi.
Con il sistema Tesla finalmente anche nel nostro paese potrà nascere un mercato non drogato da contributi pubblici che potrà vivere con le proprie gambe.
Libertà
Oltre a un vantaggio di natura ambientale, la diffusione capillare di impianti fotovoltaici autonomi, può avere una ricaduta importante anche sulla libertà dei singoli individui e di interi paesi. Ad oggi le energie fossili danno un potere enorme a chi detiene i giacimenti di gas e petrolio, facendo si che il resto del mondo sia subordinato a loro. Le fonti di energia sono l’elemento principale che muove gli equilibri geopolitici e militari. Diminuendo il loro impatto sulla vita e sull’economia, probabilmente ci guadagneremo tutti.