• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
martedì 20 Aprile 2021
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Pallone mon amour

Champions. Perché la Juve paziente di Allegri riporta in auge lo stile del calcio italico

by Michele De Feudis
20 Aprile 2015
in Pallone mon amour, Sport/identità/passioni
0

AllegriUna forza gentile. Un collettivo che tratta con guanti vellutati ogni pallone, una difesa ermetica fondata su tre meravigliosi corazzieri, un centrocampo di corridori in grado di percorrere distanze da maratoneti sfoderando anche lampi in forma di assist, un attacco con un esplosivo top player, Tevez, capace di fare la differenza su ogni campo. Fermiamoci qui. La Juventus paziente di Massimiliano Allegri ha già vinto tanti pregiudizi, e se passerà indenne dal ritorno di Monaco, potrà legittimamente rappresentare un nuovo modo di intedere e rappresentare il calcio italiano.

I numeri degli schemi contano fino a un certo punto, ma il 4-3-1-2 disegnato dall’allenatore toscano è un capolavoro di Realpolitik che blinda la difesa con Bonucci e Chiellini, centrali affiatati ma logorati dal ciclo con Antonio Conte. Per questo hanno tratto giovamento dall’essere affiancati da due terzini come Lichtsteiner e un rigenerato Evra, calciatore che meglio di altri ha compreso il valore immateriale di indossare una maglia dalla storia che pesa e inebria. Poi c’è Buffon, elastico e agile come negli anni migliori.

Rispetto al credo di Antonio Conte, la manovra della Juve dell’architetto Max è meno irruenta, più ragionata e puntuale: il gruppo ha maggiore consapevolezza dei propri mezzi, legge meglio le debolezza avversarie, individua cinicamente le maglie perforabili nelle corazze nemiche. Non ha tanti giocatori in grado con una invenzione di cambiare le sorti di una sfida (l’unico mago è Tevez), ma finora ha evidenziato un calcio intenso, molto attento alla fase di contenimento, con schemi in grado di valorizzare gli inserimenti di Lichtsteiner e Pogba, i movimenti di Pereira, la velocità di Morata, lasciando all’Apache la libertà di preparare il lancio di missili terra-aria appena si apre uno spiraglio. Lo scudetto è ormai una formalità, la semifinale ad un passo (ai blocchi di partenza i dirigenti bianconeri avrebbe firmato per passare il primo turno…): insomma la Vecchia Signora ha tempo e serenità per vivere lo sprint finale conservando preziose energie da riservare alla prossima programmazione (il nodo della possibile cessione di Pogba va sciolto ponderandone ogni dettaglio).

Gli eroi del ciclo di Conte non devono temere paragoni con il passato. L’era del tecnico salentino è negli annali bianconeri, ma il format importato da Allegri conferma il valore degli allenatore di scuola italiana: pragmatici, in grado di plasmare un modulo mettendo in condizione i giocatori della rosa di avere un rendimento costante per tutto l’arco della stagione, preservando gli elementi più consumati dai turboritmi passati. Dietro ogni prestazione, contro la Roma, il Napoli o il Borussia Dortmund, c’è una preparazione tattica dei duelli individuali e delle dinamiche del gioco globale tra interdizioni e ripartenze che – in questo momento – può essere presa a modello per riabilitare il calcio tricolore. Senza campionissimi stipendiati con milioni di euro, il calcio italiano sta ben figurando in Europa, promuovendo uno stile differente e originale. Da Giampiero Ventura a Massimiliano Allegri, da Stefano Pioli a Vincenzo Montella, fino all’iperattivo Antonio Conte: se c’è un’Italia che ci fa sentire orgogliosi della nostra identità fondata su lavoro, sacrificio e sapienza tattica, è quella che brilla sulle panchine dei club e della famiglia azzurra.

@waldganger2000

@barbadilloit

Michele De Feudis

Michele De Feudis

Michele De Feudis su Barbadillo.it

Related Posts

Neville (ex McUnited): “La Super League? Mi disgusta. Una scelta di avarizia”

Neville (ex McUnited): “La Super League? Mi disgusta. Una scelta di avarizia”

19 Aprile 2021
Serie B. Il Bari fa harakiri in casa e il Venezia di Inzaghi si traveste da corsaro

Arriva la SuperLega, ovvero se i grandi club se ne vanno col pallone (e col malloppo)

19 Aprile 2021

La Roma come l’Araba Fenice raggiunge le semifinali di Europa League

Fino alla Fine. Lo strabismo del designatore Rizzoli e Inter-Milan con il “mal di Maresca”

Vettori domina Holland e punta la cintura Ufc: “Adesso voglio Adesanya”

Ibra pensa al futuro e al cinema: parteciperà al nuovo film di Asterix

Volare sugli stadi, la bellezza dove (e quando) non te la aspetti

Se l’Isola dei Famosi celebra l’eterna giovinezza di Paul Gascoigne

Mbappé un marziano nella neve: il Psg passa nella bufera di Monaco

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Addio a Le Pen in Europa e a stop al progetto Sud, la Lega si ricolloca?

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Alain de Benoist: “Elezioni Usa: non c’è stata nessuna onda democratica pro Biden”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La monarchia inglese ha superato tutto, reggerà anche le recite di Meghan

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Destre. (di M. Veneziani). Meloni vola ma le manca classe dirigente

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

“La Valle Oscura”, un’occasione persa per la critica alla Silicon Valley

“La Valle Oscura”, un’occasione persa per la critica alla Silicon Valley

20 Aprile 2021
Berto Sour. Pandemia e (fuorviante) demonizzazione della rivolta popolare

Berto Sour. Pandemia e (fuorviante) demonizzazione della rivolta popolare

20 Aprile 2021
Neville (ex McUnited): “La Super League? Mi disgusta. Una scelta di avarizia”

Neville (ex McUnited): “La Super League? Mi disgusta. Una scelta di avarizia”

19 Aprile 2021

Ultimi commenti

  • Guidobono su Neville (ex McUnited): “La Super League? Mi disgusta. Una scelta di avarizia”
  • Marco su Arriva la SuperLega, ovvero se i grandi club se ne vanno col pallone (e col malloppo)
  • Gallarò su L’eredità culturale e politica della Rivista di studi corporativi
  • Guidobono su Arriva la SuperLega, ovvero se i grandi club se ne vanno col pallone (e col malloppo)
  • Guidobono su L’automobile e noi, storia (breve) dell’evoluzione di un rapporto
  • Guidobono su 150 anni fa nasceva Guglielmo Ferrero (il geniale genero di Cesare Lombroso)
  • Enrico Nistri su Georges Bernanos, un uomo libero tra male e grazia divina

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più