Il ritorno a pieni giri di Marco Reus potrebbe dare i frutti sperati per il Borussia Dortmund, che dopo mesi di sofferenza sembra poter uscire dalla crisi che l’ha colpito sin da inizio stagione. Anche nell’ultimo turno della Bundelsiga, con un gol decisivo per la rimonta dei gialloneri contro il Mainz, l’asso tedesco è risultato il fattore in più per la formazione di Klopp, capace di cogliere la seconda vittoria ma non di tirarsi fuori dalle zone basse della classifica.
Ora i gialloneri, prossimi avversari della Juventus in Champions League, sono quindicesimi (a braccetto con lo stesso Mainz) a 22 punti, seguiti da Freiburg e Herta Berlino a 21, mentre chiude lo Stoccarda a 18.
Un successo dunque importantissimo, il secondo nel giro di una settimana, il 4-2.
Intervistato al termine del match, l’allenatore Jurgen Klopp ha spiegato: “Abbiamo meritato la vittoria, questa era una partita molto importante per noi perché, essendo uno scontro diretto per la salvezza, valeva doppio. In ogni caso i tre punti conquistati non rendono il nostro percorso meno complicato, il resto della stagione rimane una grandissima sfida: la crisi non può essere superata in una settimana”.
Ma quali sono stati i fattori determinanti per questo inaspettato e storico momentaccio? Il Borussia Dortmund è stato suo malgrado protagonista della peggior partenza in campionato negli ultimi 27 anni e la cosa ha stupito in tanti se si considera una campagna acquisti come al solito non altisonante come quella che può essere la sessione trasferimenti del Bayern ma che comunque ha visto innesti di qualità tra scommesse (Ciro Immobile) e grandi ritorni (Kagawa), senza considerare il potenziale già presente (Mkhitaryan e Aubameyang).
La difesa è apparsa perforabilissima e l’apporto di totem quali capitan Hummels e Subotic è stato ben lontano dall’essere quello consueto che ha portato il nome dei due a finire sui taccuini dei più importanti club d’Europa.
Anche l’attacco è sotto accusa ed in questo senso si sono sprecati i paragoni tra Robert Lewandowski, il passato, ed il presente rappresentato dal nostro Ciro Immobile e da Adrian Ramos, due punte dalle caratteristiche differenti da quelle del polacco e che prediligono molto di più il gioco in profondità, cosa che non è mai stata propriamente al centro degli schemi di Klopp.
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La cosa strana è che in Champions League invece il Borussia Dortmund si sta comportando alla grande. Proprio il massimo torneo continentale sembra essere stato fin da subito l’obiettivo principale del club della Westfalia, anche e soprattutto per motivi economici: andare quanto più lontano possibile nella competizione assicurerebbe al Bvb ingenti guadagni da poter reinvestire nel mercato futuro.
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A cura di MB