Massimiliano Allegri ha commentato la vittoria ottenuta dai bianconeri in Cagliari-Juventus, senza dimenticare la Supercoppa Italiana (con il problema dei diffidati) e un bilanci del suo personale 2014, iniziato con l’esonero dal Milan e chiuso da capolista con la Vecchia Signora.
La sfida contro il Napoli?
“Il fatto che non ci sia stato nessun ammonito vuol dire che la squadra ha lavorato bene nella fase difensiva, non commettendo grandissimi falli. Ho solamente detto che in una partita in mezzo al campionato è normale che per le due squadre, non solo per noi, ma anche per il Napoli, può creare degli svantaggi. Non solo per la partita di Doha, ma se prendi l’ammonizione a Doha sei squalificato con l’Inter. Chi non gioca questa partita ha dei vantaggi, sicuramente. È normale che se la partita viene giocata ad agosto sono tutti puliti dall’ammonizione e quindi direi che di queste problematiche non ce ne sono. Ma non voglio fare assolutamente polemica, anche perché credo che l’Uefa quest’anno abbia cambiato regolamento sulle ammonizioni e sui diffidati perché vogliono portare la finale della Champions League dove in campo ci siano tutti giocatori migliori. Siccome la Supercoppa italiana è una finale ed è un bene per il calcio italiano, credo che sia giusto far giocare in una partita tutti i migliori di entrambe le squadre”.
La vittoria contro il Cagliari?
“Sul 3-1 la partita era ancora aperta perché se prendi un gol anche a tempo scaduto, poi c’è il recupero dove puoi rischiare. Quindi bisognava gestire meglio dopo il 2-0, dove abbiamo fatto per 6-7 minuti veramente bene, poi abbiamo smesso di giocare e abbiamo fatto un possesso palla dove eravamo fermi nelle posizioni, a differenza di quello che avevamo fatto fino a quel momento. Nel secondo tempo siamo ripartiti bene e, fatto il 3-0, abbiamo di nuovo smesso. Dopo il 3-1 abbiamo ripreso a giocare. Ci possono essere cali di tensione, ma in questo momento, soprattutto in questa partita, non bisognava rischiare assolutamente niente perché era importante chiudere l’annata al primo posto e prepararci al meglio per questa finale a Doha”.
Quali sono gli obiettivi?
“Ho la fortuna di allenare un gruppo che ha voglia di vincere e vuole continuare a stupire. Dopo 3 anni vuole fare ancora l’impresa cercando di vincere il quarto campionato. Non sarà facile perché la Roma è lì attaccata e quindi sarà un duello fino alla fine. E poi far bene in Champions. Io ho molta fiducia in questa squadra”.
Come definirebbe questo 2014 a livello personale? Avere chiuso in testa alla classifica è un po’ una rivalsa?
Non ho rivalsa nei confronti di nessuno. Io faccio l’allenatore e ho avuto la fortuna di allenare il Milan per 3 anni e mezzo. Poi mi hanno messo un po’ in pensione per 5-6 mesi e poi fortunatamente è arrivata questa chiamata della Juventus. Credo che per un allenatore, allenare il Milan o la Juventus sia molto importante e non è da tutti, quindi mi ritengo soddisfatto e soprattutto fortunato per essere arrivato alla Juve dopo aver fatto il Milan. C’è un gruppo di ragazzi ottimo sul piano tecnico e su quello morale”.
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