• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
giovedì 30 Giugno 2022
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Cinema

Cinema/mostre. “Il Vangelo secondo Matteo” di Pasolini: 50 anni dopo a Matera

by Francesco Mastromatteo
13 Ottobre 2014
in Cinema, Cultura
0
Pasolini ed Elsa Morante a Matera nel 1964 (Cineteca Bologna)
Pasolini ed Elsa Morante a Matera nel 1964 (Cineteca Bologna)

Un Pasolini inquieto e antiborghese, che cerca invano di ritrovare gli echi evangelici nella terra d’origine di Cristo, ma, deluso dalla Palestina, si rivolge al Sud arcaico e profondo, e rimane “folgorato” dalla bellezza aspra e dall’umanità verace della Murgia apulo-lucana. Questo il fil rouge di il “Vangelo secondo Pasolini. Volti, luoghi e suoni della Murgia a 50 anni dal film”, la rassegna dedicata al 50esimo anniversario dell’uscita del capolavoro del regista e scrittore scomparso tragicamente nel 1975, iniziata ieri e che proseguirà fino al 7 novembre, sulle tracce dei paesaggi visivi, sonori e culturali del capolavoro girato tra Matera e il territorio dell’entroterra barese nel 1964. Un percorso lungo i luoghi della terra che con le sue spigolosità rupestri e dei i volti dei suoi abitanti, popolani dalle fattezze scolpite nella pietra, facce e corpi di quel “popolo di formiche”, come venne definito da Tommaso Fiore, conquistò l’intellettuale di origini friulane.

“Pasolini: Cristo non si è fermato a Eboli”, è l’evento inaugurale della rassegna, tenutosi a Gravina in Puglia, sede del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, alla presenza del presidente regionale Nichi Vendola, autore di lunga e appassionata rievocazione della poetica de “Il Vangelo secondo Matteo”. Un tributo non di maniera, quello del governatore pugliese, nelle vesti di profondo conoscitore dell’opera pasoliniana più che del politico. Un omaggio che sembra ricalcare “da sinistra” argomenti vicini a quelli di Marcello Veneziani, ammiratore del comunista eretico Pasolini, al punto da ritenerlo uno dei riferimenti della “destra divina”, ricordando la sua poesia “Saluto e Augurio”, l’ultima scritta prima di morire, che lo scrittore dedicò a un giovane fascista, confessando il suo amore disperato del passato e della tradizione ed esortandolo ad un triplice comandamento che è un inno alle radici e all’identità della società contadina: “Difendi, conserva, prega”.

“Pasolini – dichiara Vendola – cercò lo scenario giusto per il film in Palestina, voleva trovare un luogo lontano dalla civiltà borghese, preistorico, quasi mitologico, che rappresentasse un’alternativa al presente, alla modernità del capitalismo omologante che cancella le differenze, impone un monolinguismo orribile dove le specificità spariscono. Ma il Medio Oriente, già sconvolto dai conflitti, lo deluse. Allora si volse al Sud Italia, a quella Matera dei Sassi che tanto aveva fatto discutere la politica del dopoguerra”. Una scelta, quella del territorio murgiano, non casuale: “Il Sud di quegli anni è per Pasolini l’ultima trincea contro la modernità livellatrice”.

“Il Cristo murgiano di Pasolini – continua Vendola – non è un predicatore socialista ma ha una dimensione epico-lirica, quasi manieristica. E’ un’icona severa dell’anticonformismo, un mistero che si incontra con quello dell’autore e del suo sacrificio. Un autore che pur nel suo impegno politico, non smise mai di chiedersi, come ne “Le ceneri di Gramsci, se fosse necessario a un certo punto separarsi dalla storia e dai suoi drammi per poter amare più compiutamente la Bellezza”.

“Il Vangelo secondo Matteo”, quando uscì, piacque più ai cattolici che ai comunisti. La recensione dell’Unità, organo del partito che avrebbe espulso Pasolini “per indegnità morale”, si limitò a scrivere che “il nostro cineasta ha soltanto composto il più bel film su Cristo che sia stato fatto finora, e probabilmente il più sincero che egli potesse concepire. Di entrambe le cose gli va dato obiettivamente, ma non entusiasticamente atto”. Il Cristo di Pasolini, un comunista antiprogressista, intimamente religioso, non poteva piacere ai benpensanti di destra e soprattutto di sinistra. Siamo certi che li scandalizzerebbe anche oggi.

@barbadilloit

Francesco Mastromatteo

Francesco Mastromatteo

Francesco Mastromatteo su Barbadillo.it

Tags: matteopasolinivangelovendola

Related Posts

Azzurre lontananze, tradizione on the road                                                

Azzurre lontananze, tradizione on the road                                               

29 Giugno 2022
Christian Bobin, il semplice scrittore francese che scrive e fa pensare sorridendo

Christian Bobin, il semplice scrittore francese che scrive e fa pensare sorridendo

29 Giugno 2022

Raffaele La Capria, letteratura e Napoli

ILRacconto. Il pittore perduto, tra RSI e fughe del dopo…

La sfida in edicola dell’Identità (diretta da Alessandro Sansoni)

Cinema. Il pubblico italiano non ha più valore, contano solo gli “#” dei social

Tributo all’icona Elvis the Pelvis

Il silenzio del solstizio

Pasolini tradito. Sparse riflessioni sul pasolinismo

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Segnalibro. “Eurasia” e l’attuale ciclo politico dell’Europa

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Difesa. La memoria del cordiale in bustina (simbolo di un’Italia che non c’è più)

    33 shares
    Share 33 Tweet 0
  • Il caso. Arriva Rosiko il gioco da tavola di guerra tra i quartieri di Roma

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Statistiche. Tutti i colori delle maglie del calcio italiano: prevale il rosso

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Azzurre lontananze, tradizione on the road                                                

Azzurre lontananze, tradizione on the road                                               

29 Giugno 2022
Destre. MuovitItalia 19: Meloni va a Catania da Pogliese e blinda l’alleanza con Musumeci

Sicilia. Dopo il flop a Verona, alta tensione su Musumeci

29 Giugno 2022
La morte di Yvan Colonna e le ragioni dell’indipendentismo della Corsica

Segnalibro. La Corsica, isola senza frontiere e senza alcuna autonomia e libertà

29 Giugno 2022

Ultimi commenti

  • Guidobono su La sfida in edicola dell’Identità (diretta da Alessandro Sansoni)
  • Guidobono su Ucraina. Il triangolo che esclude l’Europa, impoverita dalle sue sanzioni
  • Guidobono su Contro i falsi paladini del potere popolare
  • Guidobono su Gli Stati Generali della Scuola di Fratelli d’Italia: criticità e prospettive per la formazione italiana del futuro
  • Guidobono su I giovani e l’arte perduta dell’ozio ricreativo
  • Guidobono su I giovani e l’arte perduta dell’ozio ricreativo
  • Guidobono su Ucraina. Il triangolo che esclude l’Europa, impoverita dalle sue sanzioni

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più