Se scendessero in campo solo i panchinari, quasi sicuramente sarebbero comunque in cima, a guardare dall’alto in basso le altre e a disputare il loro torneo privato. Se la quinta giornata di campionato conferma che Roma e Juventus fanno parte di un altro pianeta, a Milano è tempo di (amari) risvegli mentre a Genova una metà del cielo è sempre più (cerchiata di) blu.
PRIME DELLA CLASSE. Se la Juve di Allegri sembra essere andata in loop e non sa fare altro che vincere, la Roma di Garcia è l’antagonista bella e ambiziosa che vuole sottrarre lo scettro ai bianconeri. Cinque vittorie su cinque per entrambe, nessun gol preso da Buffon, appena uno da De Sanctis, nove reti fatte per i giallorossi, dieci per i campioni d’Italia. Domenica, dopo le fatiche di Champions, si sfidano a Torino nella prima prova significativa della stagione. Colpisce il clamoroso divario tra le due invincibili e il resto della serie A. Tutto il resto (o quasi) è noia.
MILANO ASPETTA E SPERA. Sotto la Madonnina è l’inaffidabilità a farsi verbo. E se Mazzarri fa mea culpa per la sua Inter crollata sotto il ghigno sornione di mastro Zeman, certo non sta messo meglio Inzaghi con il suo Milan a corrente alternata. Le milanesi possono comunque ambire al terzo posto, hanno mostrato qualità ma anche una spaventosa incostanza. Meglio comunque del bradiposo Napoli visto fin qui, che ad oggi farebbe fatica anche a battere il Tuttocuoio. Benitez ansima, come la sua difesa, e la vittoria sul campo del Sassuolo è solo una boccata d’ossigeno.
IL CIELO CERCHIATO DI BLU. Se la Fiorentina (appena un gol in cinque partite) gira intorno alle potenziali prede ma non ha denti davanti per azzannare, la sorpresa fin qui è la Samp della tigre Miha. Squadra tosta, a cui il tecnico serbo sembra aver trasmesso il suo carattere: ruvido, efficace, combattivo. Er Viperetta Ferrero si gode il terzo posto e la vittoria nel derby al primo colpo. Il Grifone vola un po’ più in basso, come l’aquila della Lazio, ancora incompiuta. Sorride il Nord est: il Verona si è piegato solo dinanzi alla classe romanista, l’Udinese di Strama è la strana intrusa ai vertici della classifica. Nei piani bassi è bagarre, con tutta la parte sinistra della classifica racchiusa in due punti.