• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
mercoledì 29 Giugno 2022
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Sport/identità/passioni

Calcio. Tifosi virtuali negli stadi veri: l’esperimento Front Row all’Old Trafford

by Giovanni Vasso
8 Aprile 2014
in Sport/identità/passioni
1

oldtrafford5Sembra il sogno deviato di uno scienziato pazzo. Non è così, è la triste realtà di un calcio sempre più malato, schiavo del denaro ad ogni costo che non si ferma davanti a nulla. Abbiamo assistito alla lenta, ma inesorabile, trasformazione delle squadre di calcio prima in ‘club’ poi in ‘asset’. I presidenti si sono trasformati da ‘ricchi e scemi’ a manager di alto profilo (sic). Adesso dobbiamo stare a guardare mentre gli stadi si trasformano in catini virtuali, dove i tifosi in carne ed ossa verranno piano piano sostituiti da sostenitori virtuali (paganti non al botteghino ma alle pay tv e ai siti di ritrasmissione degli incontri di calcio) il cui bel faccione domestico viene proiettato a bordo campo. Si chiama Front Row quest’invenzione. E il Manchester United l’ha già adottato. La Nemesi divina, però, se l’è presa regalando ai Red Devils l’anno sciagurato di David Moyes e la perentoria sconfitta contro il Liverpool, partita d’esordio dell’ultima diavoleria tecnologica associata al calcio.

QUANDO CI PROVO’ LA TRIESTINA…tutti diedero addosso alla società alabardata. Era l’anno di grazia 2010, Serie B. Allo stadio Nereo Rocco non ci andava più nessuno. Colpa di una squadra non proprio esaltante, già all’inizio del campionato. E così la società si inventò il pubblico finto. Un maxi telone coprì un settore dello stadio con le immagini di tifosi festanti, in delirio, ebbri d’amore per la squadra. La Triestina vinse quell’incontro (era contro il Pescara) ma la dirigenza giuliana fu aspramente criticata da tutti. Non si sostituiscono i tifosi veri con delle immaginette di cartone. Pure Umberto Saba era ormai morto da troppo tempo. Nessuno mosse una sillaba a difesa degli ultras fasulli. Allo United, invece, nessuno muove alcuna critica. Certo, gli schermi proiettano le immagini di sostenitori reali grazie alle diavolerie hi-tech di Google. Non sono di cartone, loro. Sono virtuali, che è peggio. E c’hanno qualche soldino da spendere. Sarebbe un vero peccato non prenderli, vero? E chissenefrega se non conoscono l’odore dell’erba falciata dalla ruvida entrata di un difensore sugli stinchi del campione. Hanno l’ardire (prezzolato, ma a basso costo) di piazzarsi con i loro faccioni a bordo campo, comparendo davanti agli occhi di Rooney e compagni. Sono i fantasmi del tifo a distanza (e a pagamento).

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=DqByhK-oHNo[/youtube]

IL CONSUMATORE PRIMA DI TUTTO. E non diteci che non sarà così. E’ una prospettiva intollerabile, questa, per chi si ostina a voler vedere nel calcio l’ultimo brandello di poesia in una società senza sogni. Lo spot di Front Row (quassù) lo propone quasi come uno strumento di liberazione per i popoli oppressi del terzo mondo. In realtà pare più un’offerta finalizzata ad appare l’ego di chi vuol farsi vedere da tutto il mondo. La retorica da lotta alla fame (di calcio) nel mondo che è facimente smontabile con una sola considerazione: per recapitarsi – elettronicamente – sul prato dell’Old Trafford occorre poter acquistare i diritti per la diretta televisiva di un incontro. E prima ancora riuscire a comprare un computer e garantirsi l’accesso a internet. Risulta difficile pensare che quei ragazzi africani sui motorini sbrindellati che si vedono nel video saranno gli effettivi destinatari dell’ultima clamorosa offerta calcistica…

HA RAGIONE IL CITY? La tifoseria del Manchester City è tra le più orgogliose d’Inghilterra. Si racconta che negli anni passati – quando non era ancora diventata la squadra degli Sceicchi d’Inghilterra – gli Sky Blues incontrarono l’Arsenal. Che rifilò alla loro squadra cinque pappine. Ma nonostante ciò continuarono imperterriti a sfidare la corazzata Gunners : “Boring, boring Arsenal”, ‘noioso, noioso Arsenal”, l’etichetta che la squadra londinese si è cucita addosso negli anni ’50 e ’60 quando vinceva senza produrre gioco. Facendo incazzare gli esteti (e non) di tutto il Regno Unito. Oggi, i tifosi del City – in tempi di assoluta supremazia cittadina (vero, Moyes?) – rivendicano la ‘superiorità’ della loro Firm. Lo United è la squadra dei ‘turisti’, mentre chi è davvero di Manchester non può che sostenere il City. La globalizzazione del tifo avrà portato centinaia di milioni nella casse dei Red Devils, ma non li salverà dagli sfottò dei ‘cugini’ Citizens…

@barbadilloit

Giovanni Vasso

Giovanni Vasso

Giovanni Vasso su Barbadillo.it

Tags: frontManchesterOld TraffordRowstadiotifosiunitedvirtuali

Related Posts

Storie di#Calcio. Pienti, il più bel sinistro della serie A negli anni sessanta

Storie di#Calcio. Pienti, il più bel sinistro della serie A negli anni sessanta

28 Giugno 2022
StorieDi#Calcio.  Rossinelli e il pallone che appassionava i bambini

StorieDi#Calcio. Rossinelli e il pallone che appassionava i bambini

10 Aprile 2022

Italia, solita storia: fuori con l’inconsistente Macedonia

MotoGP. Il trionfo di Bastianini alla prima in Qatar

Il caso. Al pugile Bruno Arcari il vitalizio “Giulio Onesti”

Pechino 2022. Sofia Goggia gareggerà nella discesa libera

Premier. Il cuore di Eriksen ricomincia battere per il pallone (col Brentford)

Dojo. L’ultimo imperatore del karate si racconta in un libro

FaCup. Il piccolo Cambridge (terza serie) elimina il Newcastle saudita

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Segnalibro. “Eurasia” e l’attuale ciclo politico dell’Europa

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Difesa. La memoria del cordiale in bustina (simbolo di un’Italia che non c’è più)

    33 shares
    Share 33 Tweet 0
  • Il caso. Arriva Rosiko il gioco da tavola di guerra tra i quartieri di Roma

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Statistiche. Tutti i colori delle maglie del calcio italiano: prevale il rosso

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Storie di#Calcio. Pienti, il più bel sinistro della serie A negli anni sessanta

Storie di#Calcio. Pienti, il più bel sinistro della serie A negli anni sessanta

28 Giugno 2022
Raffaele La Capria, letteratura e Napoli

Raffaele La Capria, letteratura e Napoli

27 Giugno 2022
Focus. Da “Arkanovi Tigrovi” a “Azov”: nell’Est il fattore etnico conta più dell’ideologia

Focus. Da “Arkanovi Tigrovi” a “Azov”: nell’Est il fattore etnico conta più dell’ideologia

27 Giugno 2022

Ultimi commenti

  • Guidobono su La sfida in edicola dell’Identità (diretta da Alessandro Sansoni)
  • Guidobono su Ucraina. Il triangolo che esclude l’Europa, impoverita dalle sue sanzioni
  • Guidobono su Contro i falsi paladini del potere popolare
  • Guidobono su Gli Stati Generali della Scuola di Fratelli d’Italia: criticità e prospettive per la formazione italiana del futuro
  • Guidobono su I giovani e l’arte perduta dell’ozio ricreativo
  • Guidobono su I giovani e l’arte perduta dell’ozio ricreativo
  • Guidobono su Ucraina. Il triangolo che esclude l’Europa, impoverita dalle sue sanzioni

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più