Nella vittoria del Napoli contro la Juventus c’è il sigillo di Dries Mertens. Arrivato a Napoli (quasi) in punta di piedi, il centrocampista belga s’è ritagliato un posto importante nella formazione di Rafa Benitez. E pensare che c’era chi, all’inizio della stagione, in riva al Golfo, lo davano per panchinaro fisso.
SETTE RETI PER UNA MAGLIA. Mertens è andato in gol con una pregevole azione, s’è bevuto Marchisio e ha trafitto Buffon con una staffilata dritta in porta. E’ stata la rete che ha spezzato le gambe alla Juve infingarda di Antonio Conte. Una partita balorda per i bianconeri, mosci e senza idee. Per il centrocampista offensivo belga s’è trattato di una segnatura importantissima: in prima battuta perchè arriva contro la Juventus e, quindi, l’ha fatto entrare di diritto nel cuore dei tifosi partenopei, in secondo luogo perchè il 27enne era appena tornato in campo dopo l’infortunio alla caviglia. Il coronamento ideale di un anno passato a regalare assist ai compagni e giocate di ottimo livello al suo pubblico.
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=mBkmE4p6rB0[/youtube]
FUTURO AZZURRO. Al netto delle polemiche e giustificazioni contabili a fine gara, il match del San Paolo ha un retrogusto amaro. Se ci si fosse impegnati di più, pensaranno Benitez e i suoi, probabilmente a quest’ora si era ancora in lotta per il titolo e non a -17 dalla Vecchia Signora. Dopo la finale di Coppa Italia (ultima competizione che gli azzurri possono ancora vincere), toccherà guardare al futuro. E Mertens – che già s’è guadagnato la conferma – potrebbe diventare uno dei capisaldi della formazione del ‘secondo’ Benitez.