Il Chelsea perde il primato della Premier: la sconfitta a sorpresa incassata dalla neopromossa Crystal Palace porta i Blues al secondo posto, dietro il Liverpool di Brendan Rodgers. Alle loro spalle, però, scalpita il Manchester City dell’Ingegnere Pellegrini: con due partite in meno, Dzeko e compagni possono ancora raggiungere tranquillamente la vetta del campionato…
I SIMBOLI DELLA DISFATTA – Non ci credeva, Gary Cahill. Al triplice fischio finale, il calciatore del Chelsea si è gettato a terra. Non aveva più la forza fisica e morale di alzarsi per tornare negli spogliatoi. E lì è entrato in scena Josè Mourinho. Il tecnico portoghese l’ha raggiunto, gli ha steso un braccio attorno alle spalle e gli ha sussurrato in un orecchio: “Chi ha dato tutto in campo, come hai fatto tu, non può fare altro che alzarsi e camminare a testa alta”. Cahill s’è rincuorato, ma nello spogliatoio del Chelsea adesso aleggia la paura. Chi, invece, s’è appena rimesso dal terrore è stato un raccattapalle del Crystal che ha fatto arrabbiare di brutto il portoghese che gliene ha cantate quattro durante l’incontro. Dopo, Mou, era quasi esorcizzato: “Le speranze per il titolo adesso sono poche. Molto dipende da ciò che faranno le altre squadre”.
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“GENTE SENZA PERSONALITA'” – Il pallone è l’evoluzione in chiave moderna della Ruota del Destino medievale. Un giorno sei in cima al mondo, quello dopo sei all’inferno. Prima passeggi sul cadavere orrendamente straziato del tuo nemico (ricordate monsieur Wenger?) e poi ti ritrovi a prenderle da un avversario nemmeno troppo baldanzoso. Josè Mourinho, adesso, deve fare i conti con i suoi. Il manager del Chelsea ha annunciato che in estate verranno fatti “Interventi chirurgici sulla rosa”, arriverà un bomber degno di tale nome. In Inghilterra il più gettonato a vestire la maglia Blue è il centravanti dell’Atletico Diego Costa. Mourinho ne salva solo 5-6. “Il nostro problema è chi va in campo senza personalità”…