Amami, Sven. In un libro Eriksson rivela tutti i gol (sotto le lenzuola) della sua lunga e gloriosa carriera sui letti (pardon, sulle panchine) di mezz’Europa. Che fosse un marpione, era cosa ben nota. Rubacuori irresistibile in azione tra Inghilterra, Italia e altrove, lo svedese più caliente d’Europa racconta le sue performance amorose affidando ad un’autobiografia il racconto ai posteri delle sue più gloriose gesta erotiche.
Il libro “Svennis: min historia” (La mia Storia) è giù uscito da qualche giorno in Svezia mentre in Inghilterra circolano da tempo le indiscrezioni e gli stralci dell’opera che uscirà a breve anche in Italia per l’editore Einaudi (da noi dovrebbe intitolarsi “Io, Casanova del Calcio“) e che rischia seriamente di diventare un best-seller. In fondo, il povero Eriksson, bidonato mesi fa da un broker che lo ha quasi lasciato sul lastrico, aveva bisogno di risalire in fretta la china e perciò aveva pure accettato (in realtà senza molto entusiasmo) di sedere sulla panchina del Guangzhou in Cina. Chissà se anche in Asia, il prode Sven…
Stando alle miriadi di indiscrezioni che si rincorrono impazzite un po’ ovunque, Eriksson avrebbe sciorinato i nomi delle sue conquiste, rivelando che fu a Genova, ai tempi della Sampdoria nel ’93, che intuì il suo potenziale da playboy. Nessun tabù sull’identità delle sue conquiste: dall’italiana Debora Caprioglio fino alla connazionale Ulrika Jonsson (quella che definì il sesso con lui intrigante come il montaggio di un mobile Ikea...) passando per l’amore vero, quella con la segretaria della Federazione inglese Faria Alam (finito per colpa dei giornalisti ficcanaso...) e persino un’avventura a cavallo di due continenti con una ballerina di origini panamensi conosciuta in Messico. Roba da far invidia pure a James Bond…
Ma ci sono anche indiscrezioni pesantissime sulla vita di Eriksson fuori dalle lenzuola delle pulzelle di lui infatuate. L’allenatore svedese, infatti, avrebbe raccontato di un clamoroso rendez-vous negli anni ’80 con Silvio Berlusconi (all’epoca Eriksson aveva ancora un anno di contratto con la Roma dell’indimenticabile Dino Viola) ed il Cavaliere gli avrebbe chiesto di sposare la causa del suo Milan. Tutto sarebbe saltato, nonostante lo svedese avesse accettato l’offerta rossonera, a causa della volontà, da parte di Berlusconi, di non entrare in rotta di collisione con lo stesso Viola vicino al governo allora in carica.
E c’è di più: Eriksson, nel 2002, aveva soffiato il posto niente di meno che a sir Alex Ferguson per la guida del Manchester United. Era tutto già concluso: dopo i mondiali (all’epoca era commissario tecnico dell’Inghilterra) si sarebbe ufficializzato il suo approdo alla guida dei Red Devils. Ma Ferguson (che aveva annunciato il suo ritiro da Manchester inducendo la società a lavorare alla sua successione) ci ripensò clamorosamente tarpando le ali al tecnico più caliente del Nord Europa.
Che, imperterrito, affogò la delusione professionale continuando a collezionare conquiste femminili facendo dispiacere all’anziana madre che, seppur svedese (e quindi, si presume, di larghe vedute), non aveva alcun piacere a sapere che Sven, tra un allenamento ed una partita di Coppa, frequentava i letti di mezzo mondo…