Se vi dovesse capitare di scendere alla fermata Geoge Best sareste obbligati a fermarvi al primo pub e brindare alla memoria del 7 più forte di tutti i tempi. Potrete farlo, a Londra: dal 26 ottobre la capitale del Regno Unito celebra un doppio anniversario e lo fa ricordando i più grandi calciatori di sempre. Nel 1863, infatti, videro la luce sia la Federazione di calcio inglese che la metropolitana londinese ed entrambe, per festeggiare il loro 150esimo anniversario, hanno deciso di rinominare tutte le 367 stazioni dell’Underground più famosa d’Europa. Un lavoraccio che però, da solo, merita un salto a Londra.
Di campioni ce ne sono tanti, sono tutti nell’olimpo del pallone e solo alcuni (pochissimi, i più fortunati) giocano ancora a calcio. Best è un nome che brilla, insieme a lui ci sono italiani, francesi ed olandesi perché il calcio è una questione di cuore: non importa a nessuno se uno è nordirlandese o inglese, figuriamoci se viene dal mare. Allora, potrà capitarvi di fermarvi da George Weah o andare a bere un the (rigorosamente alle cinque) proprio da Eric Cantona. Potrete sbizzarrirvi, ma per scendere nel centro della capitale britannica dovrete scovare sulla mappa un solo nome: Michael Owen.
Lui è l’uomo copertina del 150esimo anniversario della Federazione ed è decisamente orgoglioso di poter prestare il suo nome ad una stazione celebre come Oxford Circus. “Questa – ha detto l’eterno enfant prodige inglese – è una bellissima iniziativa: l’ideale per celebrare questo doppio anniversario”. Solo poche fermate prima della Owen ci sono Teddy Sheringam, Alan Shearer e Wayne Rooney: vere icone del calcio inglese, tutte piazzate sulla linea rossa. I cervelloni del marketing che hanno ideato il progetto, infatti, hanno provato a dare un significato preciso ad ognuna delle 14 linee, senza lasciare che fosse il caso a decidere.
Per questo gli italiani sono uno vicino all’altro e a leggere i loro nomi sembra di rivedere in campo gli azzurri degli anni Novanta: Vialli, Ravanelli, Maldini, Di Matteo e Zola. Mitici calciatori che hanno infiammato i cuori di tifosi in tutto il mondo. E il senso, poi, è proprio questo: “La metropolitana – ha spiegato Alex Horne, segretario federale – è stata usata per anni dai tifosi per raggiungere gli stadi” ed è simbolo della festa colorata del football. Tra cori e sfottò, i treni londinesi sono pieni di storie da raccontare e adesso (almeno per un po’) avranno anche un nome da ricordare. I tifosi per qualche mese dovranno solo fare molta attenzione: “mind the gap”, insomma, perché Sir Alex Ferguson proprio non sopporterebbe vedervi a terra nella sua stazione.