Il tema delle radici torna in auge. Dopo l’articolo di Gianfranco de Turris su queste colonne, il dibattito trova riscontri in una intervista di Giorgia Meloni, che ha raccontato aneddoti della sua vita da studentessa a Skuola.net. In questa conversazione-amarcord, la leader ha speso prole chiare sulla Fiamma, simbolo dell’identità di tanti italiani e patrioti, dal lontano 1946. Il tema del rapporto con la propria storia politica non si può racchiudere solo in una risposta ad un intervista, ma passa (anche) da messaggi sintetici e chiari. Che pesano se lanciati da Palazzo Chigi, dopo mesi di grottesco bombardamento da sinistra su presunte patenti democratiche rilasciate dai soliti noti…
La dichiarazione del premier
“C’è ‘Giorgia Meloni’, perché dice che ci deve stare. C’è la fiamma tricolore, lo storico simbolo che accompagna i partiti della destra della storia repubblicana, prima il Msi poi An. Siccome noi andiamo in continuità con quella storia, l’abbiamo stilizzata e ripresa”, ha spiegato Meloni, che ha anche lanciato un appello al voto: “Andate a votare perché anche se voi non vi occupate di Europa, l’Europa si occuperà di voi, il punto è come. Quando pensate alla politica l’unica cosa che non dovete fare è dire ‘sono tutti uguali’, non sono tutti uguali, sono tutti diversi e se voi non aiutate a scegliere bene ricordatevi solo che nella vita non ci sono le scorciatoie e non è vero che il destino è segnato”