A partire dal XIX Secolo, sulla scia della Rivoluzione Industriale, la Chiesa Cattolica ha elaborato, nel corso degli anni, un’organica dottrina sociale, in grado di fissare principi, insegnamenti e teorie rispetto ai problemi di natura sociale ed economica del mondo contemporaneo. Al fondo l’idea che dovesse essere la Dottrina a guidare e giudicare la prassi socio-economico-politica, non viceversa.
Oggi, in realtà, gli orientamenti cattolici sembrano guardare più alla denuncia sociologica che all’elaborazione di efficaci contromisure, come era stato nel passato, a cominciare dall’Enciclica “Rerum Novarum” (1891), emanata da Leone XIII, frutto di un complesso lavorio intellettuale, che aveva coinvolto la cultura cattolica dell’epoca, alternativa al giacobinismo e alla rivoluzione liberal-borghese e punteggiata, nel corso dei decenni, da numerose encicliche, espressione – usiamo l’immagine di San Giovanni Paolo II – di un vero e proprio “Vangelo sociale”.
Non mancano tuttavia, all’interno del mondo cattolico, esempi importanti di impegno finalizzati a valorizzare, studiare, diffondere e incarnare la Dottrina sociale della Chiesa, nella fedeltà alla tradizione e con la spiritualità della speranza, espressione di principi, teorie, insegnamenti e direttive emanate dalla Chiesa cattolica in relazione ai problemi di natura sociale ed economica del mondo contemporaneo.
Tra queste felici oasi di studio e di elaborazione dottrinaria va segnalato l’Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân sulla Dottrina sociale della Chiesa.
François-Xavier Nguyễn Văn Thuận (Huế, 17 aprile 1928 – Roma, 16 settembre 2002) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico vietnamita, dichiarato venerabile da papa Francesco nel 2017. La sua vicenda personale è emblematica della cosiddetta “Chiesa del Silenzio”, la storia dei cristiani sotto i diversi regimi comunisti, un capitolo centrale ma taciuto del ’900. Nominato vescovo di Nha Trang il 13 aprile 1967, nel 1975 fu designato arcivescovo coadiutore di Saigon; due giorni dopo fu arrestato dalla polizia. Trascorse 13 anni in prigione, di cui nove in isolamento. Venne liberato il 21 novembre 1988.
Tra le molteplici attività dell’Osservatorio (che pubblica, ogni anno, il Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo ed organizza la Giornata Nazionale della Dottrina sociale della Chiesa, in collaborazione con La Nuova Bussola Quotidiana e con il Coordinamento nazionale Justitia et Pax) c’è la rivista trimestrale “Bollettino di Dottrina Sociale della Chiesa”, diretta da Stefano Fontana, giunta ora al ventesimo anno di vita (per info: abbonamenti.ossvanthuan@gmail.com).
La rivista viene pubblicata in Italia, in America Latina e in Spagna. Le tre versioni presentano una simile struttura e profondi punti di contatto ma anche un respiro leggermente diverso, poiché oltre ad affrontare importanti argomenti di portata internazionale, si impegnano in riflessioni e indagini legate a particolari contesti.
Il “Bollettino di Dottrina Sociale della Chiesa” offre perciò articoli di approfondimento e resoconti sullo stato di attuazione della Dottrina sociale della Chiesa nel mondo con uno sguardo particolare all’Italia. Fornisce anche una serie di strumenti informativi: rassegna delle riviste specializzate, cronaca trimestrale dei principali avvenimenti che riguardano la Dottrina Sociale della Chiesa, recensione di libri e approfondimenti di documenti.
Si tratta di uno strumento nato per interpretare e sviluppare con l’aiuto di personalità di fama internazionale le problematiche nazionali e mondiali legate a importanti temi sociali come la giustizia, i diritti umani e la pace. Il bollettino si caratterizza per la struttura monografica che individua un diverso “Focus” tematico per ogni numero e lo osserva da diverse prospettive grazie al contributo di importanti studiosi internazionali.
I temi, affrontati nei ben ottanta numeri della Rivista, offrono un quadro dinamico e ben documentato dell’attuale realtà socio-economica e dottrinaria. Tra questi l’egualitarismo (“palla al piede della modernità politica”); la guerra globalista alla proprietà privata (“Le attuali tendenze globaliste – ha scritto Mons. Giampaolo Crepaldi – non annullano di senso la piccola proprietà, la piccola impresa e l’impresa familiare, come non annullano il significato di nuove forme di cooperazione imprenditoriale organiche e dal basso, anche riscoprendo alcune suggestioni proposte dal Magistero sociale fino a Pio XI e mai negate successivamente. Nella spersonalizzazione e nel conflitto endemico che caratterizza l’attuale vita economica, riprendere queste considerazioni diventa d’obbligo”); l’attualità del distributismo (visto quale tentativo di dare un’applicazione più concreta alla Dottrina sociale, pur restando ad essa fedele); la sussidiarietà, un principio da recuperare; moneta, banche impresa (l’economia tra esclusione e inclusione); fisco, famiglia e Bene comune; nuova evangelizzazione e Dottrina sociale della Chiesa.
Si può dire che non ci sia alcun rilevante problema sociale e politico che non sia stato affrontato dal Bollettino dell’Osservatorio Van Thuân, offrendo una lettura dei grandi temi di attualità alla luce della Dottrina sociale, aggiornando le tematiche ed insieme orientando, proponendo valutazioni e soluzioni. Un esempio raro di cultura cattolica che bene si incardina nella migliore tradizione sociale della Chiesa, chiamando il lettore a nuove responsabilità ed ad una più matura consapevolezza dei problemi in un mondo in continuo cambiamento, rispetto al quale c’è bisogno di visioni lunghe e di principi fondanti, quali quelli offerti dall’Osservatorio Van Thuân.