Sono diversi i percorsi identitari, espressione del diritto dei popoli alla conservazione e alla valorizzazione della cultura e dei territori di provenienza. Nel mondo globalizzato ed indifferenziato a tratti paiono nascosti. A volte sembrano destinati a scomparire, soffocati dal livellamento delle mode e delle tendenze contemporanee. In realtà la domanda di memoria e quindi “di radici” torna a riemergere, in forme inusuali, capaci di coniugare modernità e ricordi, tradizioni e sfide “ricostruttive”.
Un bell’esempio di queste tendenze è il cosiddetto “turismo delle radici” ovvero “turismo delle origini”, vera e propria calamita culturale in grado di coinvolgere ed attrarre tutte quelle persone che tornano verso il Paese di origine della propria famiglia, per riavvicinarsi alle radici della propria storia familiare e culturale.
In Italia è un fenomeno in aumento, che potenzialmente coinvolge tra i 60 e gli 80 milioturism