L’ultima pubblicazione di Altaforte Edizioni “Hooligan. L’ultima parola” (240 pp.; 20 euro – acquistabile qui)) è la storia di Carlton Leach, uno dei volti della gradinata del West Ham, ma soprattutto la vicenda umana di un uomo che ha diviso la sua vita dove finanza, politica, spettacolo, calcio e criminalità si toccano senza incontrarsi mai, pur incontrandosi sempre.
Nato a Canning Town, nell’East End di Londra, nel 1959, Carlton Leach ha seguito fin da piccolo le vicende del West Ham. Una passione cresciuta a dismisura col passare degli anni, che lo ha portato a entrare nell’Inter City Firm, divenendone una delle anime più importanti. Dalla sua infanzia fatta di voglia di riscatto, velata di granata e blu, al giro della sicurezza nei locali, alle avventure nei meandri più torbidi delle esperienze umane, fino al suo rapporto con il mondo ultras italiano. Uno sguardo nella vita privata, più intima e nascosta, un racconto autobiografico dove trovano spazio anche le voci di chi gli è stato accanto, giorno dopo giorno: parenti, amici, colleghi e fratelli.
“Hooligan. L’ultima parola” è pronto a portarvi nelle viscere di chi ha rischiato in ogni frangente della sua esistenza, un romanzo dove non esistono sconti di pena. Perché, nella vita come allo stadio, l’unica cosa che conta è cantare più forte.
Non ho capito se l’autore è uno scrittore o un teppista che fa l’elogio del Lumpen. Descrivendo cose sordide.