Lutto nel mondo del calcio. All’età di 62 anni è morto Giampiero Ventrone a causa di una leucemia che non gli ha dato scampo. Era ricoverato da qualche giorno all’ospedale Fatebenefratelli di Napoli.
Era un lavoratore indefesso sulla parte atletica dei calciatori, maniacale nel curare i dettagli. A Bari costrinse un gruppo di giocatori che non conoscevano poca disciplina a osservare rigide regole, alcune anche apparentemente sui generis, come abituare gli atleti ai traumi e alle cadute, facendoli mimare e ripetere cadute in incontri di gioco simulati.
La sua epopea alla Juve
Napoletano, ha fatto la storia nel campo della preparazione fisica delle squadre di calcio. Dal novembre del 2021 con l’arrivo di Conte si occupava della preparazione del Tottenham dopo aver passato una vita alla Juventus, proprio quando l’attuale allenatore degli Spurs giocava con i bianconeri. A introdurlo nel mondo del calcio fu Marcello Lippi nel 1994. Metodi rivoluzionari dal punto di vista del fitness che portarono alla costruzione di una delle Juventus più forti di sempre. Dalla conquista della Champions League nel 1996 ai vari scudetti con Lippi alla guida. Era tornato nel mondo del calcio con l’Ajaccio quando in panchina c’era Fabrizio Ravanelli, un altro dei “suoi”. Aveva brillato anche a Bari, dove seguiva le gesta dell’ex capitano bianconero Antonio Conte in panchina. Poi Catania e l’esperienza in Cina con Fabio Cannavaro al Guanzhou.