Il prossimo week end ricomincerà il campionato di calcio e ritornerà in scena il grande spettacolo delle partite infinite, rigori negati, arbitri cornuti, tifosi felici o arrabbiati, senza dimenticare i giocatori eccentrici. Assieme al mondo ufficiale e patinato degli sponsor e delle società, tornerà l’eroe delle Tv private, Tiziano Crudeli che con le sue urla di gioia e di dolore ha colorato il mondo dei commentatori sportivi, portando al successo trasmissioni come QSVS, di Telelombardia e arrivando su televisioni nazionali, come 7 Gold, su cui va in onda Diretta Stadio.
Tiziano piace al grande pubblico perché è sincero. Grida la sua fede calcistica, piange, si agita, si dimena, litiga, si infuria per difendere la sua squadra, ma si arrabbia come una bestia quando le cose non vanno e i giocatori non si impegnano.
Un tifoso a tutto tondo, senza essere servo di nessuno, a partire dalla stessa AC Milan.
Assieme al Nostro rivedremo sul teleschermo la sua spalla interista, Elio Corno, ex firma della pagina sportiva del Giornale. I due sono legati da un’amicizia sincera, ma durante le partite sono protagonisti di litigi epici e di sfottò, arrivando anche, alle volte, a malmenarsi quando non riescono a trovare un accordo.
Un mondo divertente, quello delle tv private, che negli anni ha saputo ritagliarsi una nicchia di pubblico abbastanza vasta, anche fra gli abbonati alla Pay Tv, molti dei quali guardano le tv minori durante l’intervallo delle partite. Oltre alla simpatia dei personaggi, va detto che questi programmi “secondari” forniscono commenti tecnici molto corretti e puntuali e notizie sempre aggiornate, rendendo noti anche dei rumor che altrimenti rimarrebbero nell’ambito degli addetti ai lavori.
Le grandi emittenti in passato si sono accorte del successo di questi piccoli concorrenti, facendo approvare regolamenti che impedissero le telecronache delle partite dallo stadio. Ma questo non ha allontanato i telespettatori, che ormai sono affezionati ai loro beniamini e alle urla di quelli che, come Tiziano, amano la loro stessa squadra senza tregua.