Sulla sponda United di Manchester non hanno fine i dolori del “giovane” Moyes: un’altra sconfitta, in Coppa nazionale contro il desolante Sunderland, fanalino di coda della Premier che la spunta grazie al gol del ‘nostro’ Fabio Borini, fa arrabbiare i supporters dei Red Devils. E la società non sa più cosa fare per invertire la rotta. Sostituire sir Alex Ferguson non è facile, come è dura l’avventura…
DAVID IL FREGNONE – Dato che non sa più con chi prendersela, Moyes si arrabbia con gli arbitri. Anche il Sunderland avrebbe goduto di presunti favori elargiti a piene mani da ref compiacenti, uniti in un piano oscuro e malvagio: far colare a picco i campioni d’Inghilterra. Il complotto ordito a puntino e senza fallo (e proprio il caso di dirlo) ha visto scendere in campo pure la Federazione che ha punito David Moyes per i “gesti” in gara contro le decisioni arbitrali. L’Inghilterra non tollera questo genere di ‘fregnoni’. Mazzarri durerebbe poco oltremanica…
200 MILIONI DI STERLINE! – Pur di rilanciare il Man Utd, la proprietà avrebbe messo sul piatto la cifra astronomica di 200 milioni di sterline. Un regalone per lo scozzese Moyes, da utilizzare per la prossima campagna acquisti. Così giura il Daily Mirror. Anche perché, il calcio mercato scorso non ha portato campionissimi. Ma, via, il 2013-14 è perduto. Tanto ormai, questo campionato è andato. Se lo contenderanno l’Arsenal, gli odiatissimi cugini Citizens, il Chelsea di Mou, il Liverpool del ritrovato Luisito Suarez, l’Everton dei capelloni. Lo United è fuori. «Non siamo del tutto spacciati», dice a microfoni unificati David Moyes. Crederci è un obbligo, quantomeno contrattuale…
COME SIR FERGIE – Chi mal comincia, è a metà dell’opera. Il Diavolo fa le cose al contrario. Se sarà rispettata la tradizione, David Moyes avrà un futuro brillantissimo con lo United. Difatti, gli inizi di sir Alex Ferguson sulla panca del Man Utd furono al limite del disastroso. Per fregiarsi del primo titulo, Fergie ha dovuto aspettare più di tre anni quando – correva l’anno 1990 – vinse la Fa Cup contro il Crystal Palace. Poi fu un cammino in discesa costellato da 38 trofei di vario genere, dalla Champions League ai campionati nazionali. Un progetto ha bisogno di tempo per dare finalmente qualche frutto. Il calcio al tempo delle pay-tv satellitari, però, di tempo non ne ha. Ogni sconfitta equivale a decine di abbonamenti disdetti. E ciò non va bene, innesca meccanismi infami economico-sportivi. Un anno si può anche perdere, però…