Che divertimento il viaggio in Europa di Trump. Faccine strane, video satirici, i vestiti di Ivanka e Melania, una gaffe qua e là, il confronto fra le first lady, dove ovviamente Brigitte Macron vince a mani basse sulla First Lady. E poi c’è qualche battuta, qualche strizzata d’occhio, una stretta di mano indolente… Questo è ciò che hanno mostrando i media italiani. Un tripudio di superficialità, dimenticando di spiegare cosa sta succedendo. Ovvero i cambi di passo di Trump con la Chiesa cattolica, la Nato e l’Europa.
Rapporto con la Chiesa
Il tanto atteso incontro fra Papa Francesco e Trump, che nei sogni dei radical chic di mezzo mondo doveva finire a schiaffi, è in realtà andato a gonfie vele. Dalla guerra in Iraq in poi, regnanti Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, i rapporti della Chiesa di Roma con Washington non sono stati per nulla idilliaci e con Obama sono stati decisamente burrascosi, sia per l’agenda estera sia per le questioni etiche. L’attuale presidente sembra invece intenzionato a trovare una quadra con il mondo cattolico, che peraltro negli Stati Uniti è piuttosto numeroso (e la parte conservatrice lo votato in massa), nonostante le differenze con Bergoglio siano molto marcate.
Rapporto con la Nato
Trump ha chiesto e, per ora, ottenuto l’ingresso della Nato nella coalizione anti Isis. Ciò vuol dire che ci sarà una presa di responsabilità di tutto il patto atlantico. Il problema è che anche la Turchia ne fa parte: Erdogan dovrà correggere il suo atteggiamento ondivago e imprevedibile sullo scenario siriano. Il Presidente USA ha inoltre ribadito che la Nato dovrà essere finanziata da tutti i suoi appartenenti. A qualcuno può sembrare una dimostrazione di ostilità, ma ricordiamoci che chi contribuisce alle spese poi può anche avere voce in capitolo sulle decisioni da prendere.
Rapporto con l’Europa. Il TTIP sembra accantonato. Non se ne parla più e la politica di Trump è apertamente orientata agli accordi bilaterali. Partner privilegiato sarà ovviamente il Regno Unito della Brexit, ma essendo il presidente USA un uomo d’affari, il suo approccio non esclude nessuno. Da segnalare frizioni interessanti con la Germania, per ragioni commerciali, ma non sono. Trump è orientato a non impegnarsi sul fronte del (presunto) contenimento dei cambiamenti climatici, uno dei cavalli di battaglia dell’UE.
E’ inoltre stato sancito il diritto di chiudere i confini e decidere tetti di immigrati in ogni paese. “Incredibile, sta rispettando il suo programma elettorale”, dicono gli esperti. Non ci siamo abituati. La reazione scomposta di Frau Merkel ai paletti trumpiani non sembra impensierire molto l’imprevedibile presidente, che tira dritto. D’altronde, l’unica strategia che la Merkel potrebbe mettere in campo sarebbe un avvicinamento con la Russia, il che vorrebbe dire rinunciare allo scenario ucraino. La tedesca è nel sacco.