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Roberto Calasso non ha pubblicato tutto quello che probabilmente avrebbe voluto e dovuto, ma gli autori del catalogo della editrice più elegante del secondo dopoguerra semplicemente non avrebbero avuto espressione editoriale diffusa nella ottusità egemonica data, che si caratterizzava come esplicita censura. René Guénon, Ananda Coomaraswamy, Ernst Jünger, Carl Schmitt, Martin Heidegger e Friedrich Nietzsche, Gomez Davila, Giorgio Colli, Carlo Michelstaedter, la letteratura mitteleuropea e la filosofia perenne, la conoscenza sapienziale tra oriente e occidente, la scienza olistica non meccanicistica, il perimetro valicato della percezione sottile.