• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
mercoledì 22 Marzo 2023
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Le interviste

Scatarzi (Passaggio al bosco): “Le civiltà si affermano nelle difficoltà, l’esempio di Venner”

Intervista all’editore di Passaggio al Bosco sul nuovo libro pubblicato in collaborazione con l’Institut Iliade, “Perché l’Europa si risvegli. Natura, Eccellenza, Bellezza”

by Domenico Pistilli
14 Giugno 2021
in Le interviste, Libri
0
Dominique Venner

Marco Scatarzi, è ispiratore del gruppo editoriale Passaggio al Bosco, giornalista e scrittore. Ha coordinato il libro “Perché l’Europa si risvegli” mentre è stata siglata una collaborazione con il gruppo francese di Institut Iliade. 

 

 

Marco Scatarzi, editore di Passaggio al Bosco e del saggio collettaneo “Perché l’Europa si risvegli”, come nasce la collaborazione con l’Institut Iliade, sodalizio costituito dopo il sacrificio di Dominique Venner?

 

“Nasce dalla precisa volontà di mettere in rete le migliori energie del mondo identitario europeo e creare un’alternativa concreta all’egemonia del pensiero unico dominante. L’Institut Iliade, nato sulla scia dell’esempio e dell’opera di Dominique Venner, rappresenta la punta di lancia della cultura non conforme francese: decine di studiosi, di scrittori, di intellettuali-militanti e di personalità di altissimo profilo che cercano – attraverso la diffusione culturale e la pratica metapolitica – di risvegliare la consapevolezza della ricchezza culturale profusa, nel corso dei millenni, dalla nostra straordinaria Civiltà”.

 

Qual è il ruolo dell’Istituto nel panorama non conforme francese?

 

“L’Istituto – in Francia come nel resto d’Europa – si pone l’obiettivo di recuperare la “lunga memoria europea”: un’opera pedagogica e spirituale al tempo stesso, che sta già contribuendo a formare i quadri politici di domani. Ha un ruolo decisivo: orientare le coscienze, consolidare le certezze, fornire le linee di vetta. Si tratta di un progetto unico nel suo genere, la cui capacità di approfondimento non ha eguali nel Vecchio Continente”.

 

Chi partecipa a questo saggio comunitario?

 

“Perché l’Europa si risvegli raccoglie numerosi contributi: oltre alla prestigiosa firma di Alain de Benoist, che ha vergato la bellissima postfazione, spiccano i nomi di Jean-Philippe Antoni, Anne-Laure Blanc, Thibaud Cassel, Philippe Conrad, Paul Éparvier, Olivier Eichenlaub, Guillaume Travers, Grégoire Gambier, Jean-François Gautier, Henri Levavasseur, Jean-Yves Le Gallou, Alix Marmin e Rémi Soulié”.

 

Nell’introduzione, Philippe Conrad – presidente dell’Istituto – parla di Grande Sostituzione del popolo europeo e della Grande Cancellazione della sua eredità. Quale linea emerge da questo lavoro su immigrazione e identità?

 

“Philippe Conrad, già nel titolo, offre uno spunto essenziale al lettore: “Là dove c’è pericolo cresce anche ciò che salva”. Questa frase, vergata da Hölderlin, racchiude una verità assoluta: tutte le Civiltà, se sono tali, sviluppano l’antidoto al proprio declino nei momenti più difficili. Non si tratta di una vana speranza, ma di una ferrea volontà: i progetti mortiferi che stanno attraversando la nostra epoca e che si stanno abbattendo sulla nostra Europa, devono necessariamente suscitare un risveglio. La “grande cancellazione”, ben visibile nella furia iconoclasta proveniente da oltreoceano, prefigura la mentalità del meccanismo globalista: sradicare le identità, decostruire le appartenenze, annientare le specificità. L’approccio del testo, naturalmente, si colloca in direzione ostinata e contraria: prendere coscienza della minaccia in atto, ripensare il modello sociale, affrancarsi dal verbo mondialista. Anzitutto, dunque, restare padroni del proprio destino. Resistere, riscoprendo le nostre origini e costruendo quella “cittadella interiore” che possa permetterci di essere – oggi come ieri – i figli della nostra Civiltà”.

 

Uno spazio dell’opera è dedicato alle riflessioni di Alix Marmin sull’oppressiva “ideologia del lavoro”. A cosa si riferisce?

 

“Il lavoro, un tempo incentrato sulla capacità creativa, è stato sacrificato sull’altare del profitto e della produttività: precariato, incertezza, tecnologizzazione e sfruttamento lo hanno trasformato in un calvario che aliena e reprime. Ritrovare l’antica essenza del lavoro, allora, significa riscoprire l’arcaico concetto dell’otium, inteso nella sua accezione tradizionale e verticale: il tempo libero dall’ansia, dove sviluppare la propria personalità, sviluppare la contemplazione ed esprimere la propria natura. Non solo: sarà necessario superare la moderna “ideologia del lavoro”, di matrice capitalistica e marxista, svincolandosi dalle degenerazioni di uno spirito borghese che non è tanto identificabile nel censo, quanto nella manifestazione più bassa dell’animo umano: l’individualismo atomizzante, l’edonismo narcisista, la concorrenzialità sfrenata, il materialismo più abietto, il calcolo sistematico, l’utilitarismo di maniera. Ritrovare il lavoro – dunque – per ritrovare se stessi. Utopia per intellettuali fuori dal tempo? Niente affatto: opportunità vitale per gli uomini liberi”.

 

Passaggio al Bosco

Natura-Eccellenza-Bellezza: questa la triade invocata da Dominique Venner. Come si declina nel quotidiano?

 

“È perfettamente spiegato nella quarta di copertina, che riporto tale e quale: “Riconoscere la natura come solco significa rispettare gli equilibri del cosmos e riconnettersi con la dimensione comunitaria delle nostre tradizioni, per ritrovare l’armonia con il paesaggio e riedificare la città sulla scorta della nostra identità millenaria. Inseguire l’eccellenza come fine significa coltivare e superare se stessi, per rimarcare la continuità con “ciò che siamo” in una forma che si rinnova sempre. Contemplare la bellezza come orizzonte significa rigettare l’utilitarismo borghese e il dominio della bruttezza, adottando un’etica verticale ed avventurosa che possa riscoprire il senso del sacro e reincantare nuovamente il mondo”. La triade omerica, dunque, si rivela di grandissima attualità: è l’impronta perenne della nostra stirpe, che ci orienta e ci plasma”.

 

Nel libro risuona dunque l’appello del Samurai d’Occidente. Voleva risvegliare l’Europa sonnambula. Quali segni di un riscatto continentale sono emersi in questi anni? 

 

“Non molti, per la verità. Ma, come affermava Guglielmo il Taciturno, “non occorre riuscire per perseverare né sperare per intraprendere”. Dei segnali ci sono, anche se non vengono raccontati dai media mainstream. Ci sono nella cultura, nella politica, nella società: sono i naturali sintomi di una insofferenza diffusa, che spesso si manifesta in assenza di una organica visione del mondo. Un modello soffocante, disumano e innaturale, del resto, sta imponendo nuove parole, nuove regole, nuovi stili di vita: si tratta di una dittatura sorridente, gender-fluid, algoritmica, sanitaria, livellante e cosmopolita. Il compito delle avanguardie – allora – è dare una Forma alla naturale insofferenza delle masse, trasformandole in soggetti consapevoli e pronti a riconquistare l’esistente. Del resto, Dominique Venner ci ha indicato la strada con il suo sacrificio rituale: togliendosi la vita, ha affermato di non dubitare che questo risveglio – prima o poi – si sarebbe manifestato. Sta a noi provocarlo, scuotendo questo corpo narcotizzato dal letargo del progressismo”.

 

Quali i prossimi progetti di Passaggio Al Bosco?

 

“Stiamo lavorando a mille all’ora, sfornando un libro alla settimana: ritmi serrati, che difficilmente si associano all’attività di una casa editrice non conforme. Ma le migliaia di persone che ci seguono quotidianamente, del resto, sostengono la nostra opera e ci esortano a proseguire. Il mese di giugno è caratterizzato dalla ristampa di “Scomparsa d’Angela”, contributo narrativo di Alessandro Pavolini; dalla ripubblicazione de “Il solstizio di giugno”, capolavoro della Collaborazione francese vergato da Henry de Montherlant; dall’uscita di “Volontà d’impotenza”, magnifico saggio di Roberto Pecchioli sulla “cancellazione della Civiltà europea”. Nel mese di luglio arriveranno sugli scaffali un romanzo identitario noir, la traduzione di un’opera di Dominique Venner e uno scoppiettante pamphlet su Gabriele d’Annunzio, letto senza i filtri della defascistizzazione “politicamente corretta”. Da settembre, invece, saranno disponibili decine di nuovi saggi, assieme alle altre traduzioni delle opere dell’Istituto Iliade, alle migliori ristampe della cultura non conforme e ad una infinita serie di ulteriori pubblicazioni sulla geopolitica, sull’attualità, sulla filosofia, sulla narrativa e sulla storia”.

 

Per concludere, l’impegno comunitario e culturale può “re-incantare il mondo” contro l’impero dell’utilità, secondo un’espressione utilizzata da Guillaume Travers nel suo intervento nel libro “Perché l’Europa si risvegli”?

 

“Assolutamente. Ma se anche così non fosse, per citare gli Orientamenti di Julius Evola: “In qualsiasi evenienza ciò che potrà esser fatto sarà fatto e apparterremo a quella patria, che da nessun nemico potrà mai essere né occupata né distrutta”.

 

 

 

 

 

Domenico Pistilli

Domenico Pistilli

Domenico Pistilli su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0
Tags: Barbadillodomenico pistillidominique venneristitut iliademarco scatarzipassaggio al bosco

Related Posts

L’intervista. De Benoist: “La famiglia rifugio al tempo della crisi e l’ideologia del gender”

Alain de Benoist: “Distinguere l’Ue dall’Europa e sognare un Nomos della terra multipolare”

20 Marzo 2023
Quando Papa Giovanni Paolo II incontrò Le Pen e Almirante in piazza San Pietro

Quando Papa Giovanni Paolo II incontrò Le Pen e Almirante in piazza San Pietro

20 Marzo 2023

Segnalibro. Un intero popolo sotto accusa. La forte risposta di Ernst von Salomon

Il “sovranismo ante litteram” di Enrico Corradini

Aspide. “I miei giorni nel Caucaso” di Banine, amante di Ernst Junger

Viaggi&Patrie/10. Cabona: “Ma non abbiate lo sguardo dei neo-colonizzatori, dei maestrini dell’Occidente”

Alain de Benoist: “La questione identitaria e la modernità”

Segnalibro. Donne discinte, sesso e amore venale dal Medioevo a oggi

Irlanda. La storia dell’Ira dalle origini al 1970

Più letti

  • L’intervista. Cabona: “Sigonella? Craxi con ‘no’ alle ingerenze Usa voleva chiudere il dopoguerra italiano”

    Viaggi&Patrie/10. Cabona: “Ma non abbiate lo sguardo dei neo-colonizzatori, dei maestrini dell’Occidente”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Alain de Benoist: “La questione identitaria e la modernità”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • StorieDi#Calcio. Pietro Michesi il romano de Roma che castigò la Lazio (col Catanzaro)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Giornale di bordo. Fenomenologia di Elly Schlein (farà del Pd un partito radicale di massa)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Elly Schlein e il retroterra dell’ideologia marxista

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Focus (di M.Lavezzo). Il mandato per Putin: la corte penale internazionale ovvero le disavventure della virtù

Focus (di M.Lavezzo). Il mandato per Putin: la corte penale internazionale ovvero le disavventure della virtù

21 Marzo 2023
Quarant’anni dopo i Verdi (in Italia) non sono mai decollati

Quarant’anni dopo i Verdi (in Italia) non sono mai decollati

21 Marzo 2023
Le lacune delle forze armate del Regno Unito e le critiche Usa

Le lacune delle forze armate del Regno Unito e le critiche Usa

21 Marzo 2023

Ultimi commenti

  • Guidobono su Quarant’anni dopo i Verdi (in Italia) non sono mai decollati
  • Guidobono su Focus (di M.Lavezzo). Il mandato per Putin: la corte penale internazionale ovvero le disavventure della virtù
  • Gallaro' su Giorgia Meloni al congresso Cgil: l’attenzione al lavoro cardine della destra sociale
  • Guidobono su F1. Ferrari di male in peggio nel solito trionfo Red Bull
  • Guidobono su Le lacune delle forze armate del Regno Unito e le critiche Usa
  • Guidobono su Focus (di M.Lavezzo). Il mandato per Putin: la corte penale internazionale ovvero le disavventure della virtù
  • pasquale ciaccio su Alain de Benoist: “Distinguere l’Ue dall’Europa e sognare un Nomos della terra multipolare”

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più