Per il quarto appuntamento stagionale, la Formula 1 resta nella Penisola Iberica: la pista di Barcellona, con i suoi velocissimi curvoni, è pista che esalta l’efficienza aereodinamica delle vetture.
Le prove libere
Le libere del venerdì mostrano una Mercedes in gran spolvero, soprattutto sul passo gara: nelle FP1 sbanca Bottas, in 1’18”504, mentre il compagno Hamilton si prende le FP2, facendo segnare un tempo di 1’18”170; nelle FP3 di sabato mattina, arriva invece lo squillo di Max Verstappen, che scende sotto il muro dell’1’18” e ferma il cronometro sull’1’17”835.
Le qualifiche
I serrati distacchi delle libere si confermano pienamente nelle qualifiche, già nella Q1 primeggiata da Norris in 1’17”821, mentre la Q2 se la prende Verstappen in 1’16”922.
In Q3 sono fuochi d’artificio: Hamilton dà la zampata al primo run siglando 1’16”741, che alla fine gli vale la centesima pole position in carriera, nonostante non sappia migliorarsi, come del resto non riescono gli avversari diretti Verstappen (che resta staccato di 36 millesimi dal primato) e Bottas, con Leclerc quarto, Ocon quinto e Sainz sesto; completano la Top 10 Ricciardo, Perez, Norris e Alonso, alle cui spalle si piazzano Stroll, Gasly e Vettel.
La gara
Allo spegnimento delle luci Verstappen ha uno stacco frizione ottimale e si prende di forza la prima posizione, ritardando la staccata alla prima curva; alle loro spalle, anche Leclerc guadagna una posizione su Bottas, massimizzando la traiettoria all’esterno della terza curva.
Davanti le posizioni non cambiano neanche alla ripartenza dalla Safety Car, entrata al nono giro per il ritiro di Tsunoda (problemi elettrici) e rimasta in pista per due tornate e l’unico sorpasso è un grande attacco, portato da Stroll ad Alonso per la decima posizione, all’esterno della Curva Repsol e perfezionato alla successiva Seat.
Nel primo stint Verstappen controlla Hamilton e non ci sono grossi stravolgimenti fino alle soste dei primi: Sainz si ferma per le medie al 22; Bottas al successivo (medie), come Norris e Ocon, il quale però perde la posizione su Sainz.
Al 24 si ferma anche Verstappen, anticipando la fermata di Hamilton, che si ferma dopo quattro passaggi e rientra in pista alla caccia del pilota della Red Bull ma non riuscendolo a passare, opta per un secondo stop al giro 41: riguadagnato il tracciato, Hamilton comincia una lunga rincorsa, al cinquantaduesimo riprende e passa Bottas (che monta gomme morbide alla seconda sosta al giro 53, rientra quarto alle spalle di Leclerc ma lo raggiunge e lo passa sul rettilineo al 57) e al sessantesimo corona la propria rincorsa, prendendo la scia di Verstappen sul rettilineo e prendendosi nettamente la prima posizione nella prima frenata.
A Verstappen, perso il comando che aveva ottenuto alla partenza e mantenuto fino al ritorno di Hamilton, non rimane che puntare al giro più veloce, puntualmente ottenuto, grazie alle morbide montate nella sosta effettuata nella tornata del sorpasso subito, siglando così un 1’18”149 al giro 62 che gli vale il punto bonus.
La bandiera a scacchi saluta, dopo 66 tornate tattiche la vittoria numero 98 di Lewis Hamilton, cui fanno compagnia sul podio Verstappen e Bottas.
Punti iridati per Leclerc (due fermate anche per lui), che impreziosisce questo quarto posto con una condotta di gara impeccabile, poi Perez, Ricciardo, Sainz, Norris, Ocon e Gasly, che acciuffa la zona punti con un bel soprasso su Stroll a quattro tornate dall’arrivo.
Prossimo appuntamento, tra due settimane, per il Gran Premio di Monaco, un gradito e attesissimo ritorno, in quanto l’edizione 2020 non si era potuta disputare.
Che noia! Che barba! Tutte le settimane la stessa storia! Hamilton, Verstappen (ma non potevano cambiargli prima i pneumatici?) e Bottas. Rimane il dubbio sul quarto posto di Perez…
Ottima giornata per un quarto posto vuol dire che ormai ci accontentiamo di ben poco…