Se il vaccino è così «bello» lo si renda obbligatorio, per legge. Che sia questo l’iter esatto lo spiega su Repubblica anche il neo presidente della Corte costituzionale, Giancarlo Coraggio. Basta chiacchiericcio, basta moralismo o tentativi ritorsivi verso chi ha dubbi o chi ha preso una posizione netta per il no («Non abbiano diritto alle cure!», sic).
Sebbene discutibile (appunto perché la posta in gioco è davvero altra per tutta la comunità), il «no» è pur sempre nel novero delle libertà. Finora almeno è così. E già, se uno strumento è lasciato nella disponibilità del libero arbitrio ci sarà sempre qualcuno che, legittimamente, potrà alzare la mano e dire «io non ci sto». E bisognerà anche difenderlo, perché in Democrazia dovrebbe funzionare così.
La categoria politica dei no-vax, per quanto rumorosa in rete, sembra più che altro uno spauracchio, un lupo cattivo da evocare per far spaventare i bambini. Gli italiani però non siano trattati da minorenni, non lo meritano: il momento urgente impone una buona dose di serietà e responsabilità. Esattamente quelle stesse categorie che stanno mancando a una buona parte della classe dirigente nazionale.
Credete così tanto nella Scienza? Bene, assumetevi fino in fondo la responsabilità delle sue indicazioni. Ciò vuole dire risponderne sul serio, a costo del martirio. Vuol dire dimettersi nel caso qualcosa vada davvero male. Vuol dire presentarsi in tribunale nel caso la questione possa richiedere la necessità di un risarcimento.
Una legge taglierebbe la testa al chiacchiericcio, il nemico numero uno di ogni Scienza. Già, perché è anche a causa del vociare televisivo e non solo dell’ultimo anno che la gente guarda con sospetto quanti portano un camice addosso (ma la crisi è più profonda e ha radici più lontane).
Non è un bene che si sia arrivati a questo punto, ma ci siamo arrivati. Qualche domanda in tal senso andrebbe posta e, soprattutto, prima ancora di rampognare preventivamente chi ha dei dubbi (perché anche i saggi in questo momento ne hanno) ci vuole qualcuno che si sieda accanto al bambino (l’italiano cioè) e gli cominci a spiegare come stanno davvero le cose.
@ferandomadonia
@barbadilloit
E se gli effetti negativi diventano talmente numerosi e gravi da spingere alla disobbedienza civile? Sarebbe uno scenario terribile, un cammino forse irreversibile. Lo Stato rischia la sua sopravvivenza stessa.
Si crede nella scienza quando è passato un lasso di tempo prudenziale. Ma i vaccini finora non hanno disposto di tale tempo e gli Stati vogliono solo trovar qualcosa da dare in pasto alla disperazione ed alle crescenti difficoltà della pandemia.
vaccinare prima i dirigenti (e i famigliari ) delle ditte che producono i vaccini, poi i politici che vogliono obbligarci al vaccino.