Si trattava di un appuntamento importante, forse decisivo, tanto per la sopravvivenza del governo quanto di quella del centrodestra. Il Conte bis prosegue, incassando il sì alla riforma del Mes. Il centrodestra, probabilmente, rischia di non uscirne.
Nei giorni scorsi era stato direttamente Silvio Berlusconi a tracciare la rotta: no alla riforma del Mes. Non tanto (o, meglio, non solo) a causa delle minacce di Matteo Salvini secondo cui chi avrebbe sostenuto il disegno di legge sarebbe stato, da quel momento in poi, considerato alla stregua di un avversario della Lega. Quanto per il fatto che, all’interno della “riforma” non erano stati previsti meccanismi e aggiornamenti così come auspicato proprio da Forza Italia.
Tra chi ha disertato l’appuntamento con il voto ci sono dei nomi eccellenti: c’è Renato Brunetta, per esempio. E c’è anche l’ex governatrice del Lazio Renata Polverini.
L’elenco è stato subito diffuso dalle agenzie. Una lista di nomi che accomuna tutti nella diserzione. Ma che, ovviamente, sarà sicuramente da “emendare”: qualche assente giustificato, di sicuro, ci sarà.
Ecco i nomi: Antonio Angelucci, Valentina Aprea, Michela Vittoria Brambilla, Renato Brunetta, Pasquale Cannatelli, Roberto Caon, Guido Della Frera, Vincenzo Fasano, Marta Fascina, Carlo Fatuzzo, Marzia Ferraioli, Lorena Milanato, Guido Pettarin, Renata Polverini, Annaelsa Tartaglione, Simona Vietina.
AGGIORNAMENTO:
Il deputato Enzo Fasano, in una nota, ha spiegato le motivazioni della sua assenza e ha affermato di aver già reso edotta dei suoi problemi la presidente dei deputati azzurri Maria Stella Gelmini. Per il deputato salernitano, ex Alleanza Nazionale ha spiegato:
“Avrei voluto evitare la precisazione ma leggo dalle agenzie il mio nome tra gli assenti alla votazione di oggi sul Mes. La circostanza è, purtroppo, vera ma legata a motivi gravi di salute che molti amici conoscono. Avrei diritto alla privacy ma tengo troppo alle mie battaglie, sempre nel centrodestra, per cui se fossi stato in aula avrei votato convintamente, in piena sintonia con il mio gruppo, con Berlusconi, la Meloni e Salvini. Rispetto la posizione di altri colleghi anche autorevoli ma pretendo rispetto per la mia”.
Quindi la lettera:
In riferimento alla votazione sul Mes in programma la prossima settimana leggo di presunte assenze strategiche di qualche collega di Forza Italia. La mia, come sai, purtroppo è collegata ad un impedimento fisico reale, anzi vorrei esserci ma chi mi tiene in cura me lo ha proibito. Non voterei mai in maniera diversa dal gruppo, non l’ho mai fatto nemmeno quando i provvedimenti non mi convincevano. Mai lo farei oggi che sono pienamente convinto della posizione assunta dal presidente Silvio Berlusconi.
Di Brunetta ricordo solo che, da ministro della Funzione pubblica nel 2008, invece di reintegrare i quasi 400 dirigenti di seconda fascia nominati dal governo Berlusconi in base alla legge Frattini ed epurati nel 2006 dal governo Prodi con una legge già dichiarata incostituzionale, fece una guerra demagogica ai dipendenti pubblici che fece perdere consensi al centrodestra. in un settore vitale come il pubblico impiego Quanto alla Polverini, ex segretaria dell’Ugl, post Cisnal, non posso fare a meno che una volta alla guida del sindacato di destra c’erano stati uomini come Gianni Roberti, docente di diritto del lavoro e prigioniero non cooperatore a Hereford. La destra purtroppo ha le persone che si meritano.