• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
domenica 29 Maggio 2022
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Esteri

Focus. Le elezioni Usa hanno un solo sconfitto: il mito della democrazia a stelle e strisce

Trump o Biden? Il dem è presidente, il tycoon minaccia valanghe di ricorsi e arruola eserciti di avvocati. America a pezzi

by Giovanni Vasso
8 Novembre 2020
in Esteri
3
Trump

Non s’è ancora capito chi abbia vinto le elezioni in America. Joe Biden ha dichiarato di voler essere il presidente di tutti gli americani ma Donald Trump ha dichiarato guerra guerreggiata al conteggio del voto postale. Il vecchio democratico, intanto, già si sente padre della Patria. In fondo, la retorica che ne ha sostenuto la corsa è sempre la solita della sinistra internazionale ed è davvero e convintamente conservatrice: ha retto l’argine costituzionale blu contro la rossa marea populista.

“Sarò il presidente di tutti”

Biden ha dichiarato che lui sarà il presidente di tutti gli americani, che per lui non esisteranno Stati “rossi” o “blu”, repubblicani o democratici, ma soltanto gli Stati Uniti d’America. Inoltre, su twitter, ha lanciato un appello alla pacificazione: basta considerare gli avversari come nemici. Insomma, ha detto ai suoi che – a vittoria avvenuta (forse, quasi, chissà) – è l’ora di lavorare a una riappacificazione nazionale. Dopo quattro anni di violente polemiche (e non solo). Alimentate proprio dalla sua parte politica. Insomma, ha detto ai suoi di calmarsi. Adesso viene la fase di governo e tante, troppe, appaiono le cambiali firmate dai dem americani. In primo luogo quella nei confronti del vero dominus di questa campagna elettorale democratica, Barack Obama. E poi a seguire: da Bernie Sanders all’universo delle multinazionali dei social, fino ai Black Lives Matter e a tutti i movimenti di piazza che hanno infiammato la campagna elettorale. Forse la sconfitta gli sarebbe stata più leggera e dolce: governare con tanti (e potenti) amici a cui dimostrare sempiterna gratitudine sarà (davvero) gravoso. Sempreché sia lui, davvero, il prossimo inquilino della Casa Bianca. Dato che, al momento, è tutto in bilico.

Gli avvocati di Trump

Trump, invece, ha lanciato la sfida di tutte le sfide. Quella a colpi di carte bollate. Si è dichiarato vincitore e vuole che siano contati tutti i voti, a uno a uno. Così sta passando per un eversore dell’ordine democratico e pare curioso, detto con franchezza, che sia lui a subire tale destino, proprio lui accusato di aver vinto grazie agli hacker imbroglioni di Mosca. Lui tiene tutti sulla corda: sa che c’è una sola cosa che gli americani non perdonano, mai: cioé la sconfitta. Ha vinto lui e anche se alla fine decidessero che dovrà sloggiare dalla Casa Bianca, lui avrebbe vinto lo stesso.  E allora ha arruolato uno stuolo di avvocati da far paura, persino più dei seguaci della setta Qanon. I soldi non mancano per i riconteggi: a milioni saranno versati per riaprire e richiudere le urne. Niente va lasciato intentato. Potrebbe riuscire, proprio lui, a ritornare nello studio ovale. E non da turista.

La fine di un mito

Per fortuna, almeno stavolta, non ci sono stati elogi sperticati al mito della democrazia americana. Che ha mostrato di reggersi su un sistema elettorale che risale al ‘700 e su un dibattito pubblico che definire violento quanto un saloon spaghetti-western è ancora poco. Per di più due candidati ultrasettantenni, uno – Biden – che ha mostrato segni di cedimento fisico e forse mentale già dalle prime fasi della partita elettorale e l’altro – Trump –  in perenne stato di eccitazione. Comunque andrà a finire un dato va già registrato: nessuno, ma proprio nessuno, nemmeno i più entusiasti fan dell’american way of life riescono ad avanzare un minimo segnale di consolazione da questa tornata elettorale. Si inizia a parlare di “convincere” i grandi elettori designati a votare contro l’indicazione degli elettori. Una follia bella e buona che restituisce l’onore alle beghe di paese e dignità persino ai nostri eroici trasformisti che da un secolo e mezzo rendono piccanti le cronache parlamentari de’ noantri. 

Giovanni Vasso

Giovanni Vasso

Giovanni Vasso su Barbadillo.it

Tags: Barbadillobidencasa biancademocrazia americanagiovanni vassotrump

Related Posts

L’intervista. Mario Arpino: “In Ucraina non ci sarà una guerra: si arriverà a una mediazione”

Le tensioni novecentesche dietro il conflitto Russia-Ucraina

19 Maggio 2022
Singapore. “Rose Romance” dà l’avvio alla serie di eventi dell’Italian Festival

Singapore. “Rose Romance” dà l’avvio alla serie di eventi dell’Italian Festival

18 Maggio 2022

Francia. Vince Macron ma la destra patriottica coglie consensi record

Destre. Jean-Marie Le Pen punzecchia la nipote Marion: “Errore andare con Zemmour”

I rischi per la Finlandia (e non solo) che abiura la neutralità

Francia. Zelensky in campo contro la Le Pen nelle presidenziali

Francia. Il programma di Marine Le Pen spiegato dal suo delfino

Il dibattito Macron-Le Pen e la Francia senza visione

L’intervento. Guerra Ucraina-Russa e scontro democrazia-autocrazia

Comments 3

  1. Guidobono says:
    2 anni ago

    Verissimo, ma è dai tempi del Watergate e delle dimissioni di Nixon (1974) che è così. E solo perchè non si conoscevano allora le prodezze di KFK e famiglia e predecesoori. Poi venne Clinton, la Lewinsky ecc. Ogni regime si regge sull’immaginario, più che sulla realtà. Adesso con l’attivista giamaico-indiana, marito ebreo, attivista LGBT ecc. il carnevale continua… Peccato che a quel carro, piaccia o no, dobbiamo rimanere legati, a meno di sprofondare nel lugubre putinismo post KGB…

  2. Giovanni says:
    2 anni ago

    Ha detto bene Alain De Benoist questa non era una sfida tra Repubblicani e Democratici ma uno scontro per la sopravvivenza di due modi diversi di vedere il mondo.

  3. Guidobono says:
    2 anni ago

    Hanno vinto, forse, le Grandi Sardine ‘gretine’ Joe e Kamala……

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Segnalibro. “Eurasia” e l’attuale ciclo politico dell’Europa

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Difesa. La memoria del cordiale in bustina (simbolo di un’Italia che non c’è più)

    33 shares
    Share 33 Tweet 0
  • Il caso. Arriva Rosiko il gioco da tavola di guerra tra i quartieri di Roma

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Statistiche. Tutti i colori delle maglie del calcio italiano: prevale il rosso

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

La traduzione letteraria: un’arte conflittuale\2

La traduzione letteraria: un’arte conflittuale\2

29 Maggio 2022
“Videorama”, l’esordio di Tomei tra esoterismo clan e pulsioni sfrenate

“Videorama”, l’esordio di Tomei tra esoterismo clan e pulsioni sfrenate

28 Maggio 2022
Giuseppe Sartori: “Il Teatro Greco? Uno spazio meraviglioso che ti accarezza”. Parola di Edipo

Giuseppe Sartori: “Il Teatro Greco? Uno spazio meraviglioso che ti accarezza”. Parola di Edipo

28 Maggio 2022

Ultimi commenti

  • Luca su La traduzione letteraria: un’arte conflittuale\1
  • Guidobono su Il punto (di M.Veneziani). La politica ridotta alla semiclandestinità
  • Guidobono su Il punto (di M.Tarchi). Biden, Putin e l’Europa nel conflitto ucraino
  • Giuseppe su Storia. La dottrina del fascismo e gli altri documenti ufficiali di Benito Mussolini
  • Francesco su Il punto (di M.Veneziani). La politica ridotta alla semiclandestinità
  • Mauro Scarabelli su Ritratti. Vittorio Savini, il fuoriclasse
  • Valter Ameglio su La Salernitana si è salvata due volte in una sola stagione

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più