Nizza sconvolta ancora dal terrore. Questa mattina un uomo ha fatto irruzione nella Basilica di Notre Dame e ha ucciso tre persone, ferendone un’altra. Sarebbero ben pochi i dubbi sulla natura dell’attentato, di matrice islamista.
Il presidente Emmanuel Macron ha annunciato che si recherà subito in Costa azzurra. L’attentatore ha decapitato una donna, sgozzato il sacrestano e ammazzato una terza persona che aveva tentato di trovare riparo in un bar nei pressi del tempio. L’aggressore è stato ferito e si troverebbe in ospedale.
L’attentato riapre la ferita mai sanata del sanguinoso attacco che, proprio a Nizza, costò la vita a 84 persone il 14 luglio del 2016 e arroventa il clima già caldissimo tra Parigi e Ankara.
Grandi i francesi! Prima fan venire legioni d’islamici, poi pretendono che diventino francesi e si facciano prendere per i fondelli in quello che hanno di sacro! Ricordo che il cavaliere François-Jean Lefebvre de la Barre ( 1745- 1766) un giovane nobile fu torturato, decapitato, il suo corpo bruciato, per non aver salutato una processione religiosa cattolica e, forse, per aver bestemmiato con degli amici…
Prendano prima a calci in culo quei fessi di Hebdo! La furia islamista la contieni con minimo 10 mila morti. Chi se ne fa carico?
Il problema principale non è l’Islam radicale. È una società (occidentale) che ha perso da tempo il senso dell’ordine sociale, dell’autorità, della sanzione. In tempi di crisi, come l’attuale, più che mai serve uno Stato autorevole, che usi, se necessario, tutto l’apparato repressivo.
“L’islamismo ha una strategia di lunga data, ma la pandemia aiuta l’offensiva di Erdogan”, dice uno sconsiderato
Boualem Sansal, raccontando la favoletta che la Francia, icona della laicità ed archetipo del nemico, è più facile da attaccare. Basta menzogne alla De Gaulle! Non è facendo di Erdogan un babau (inventandolo di sana pianta) che i francesi allocchi risolveranno i problemi che han creato con le proprie mani. Non per colpa di Erdogan!