Lo chiamano Rambo ma Yves Rausch, 31 anni, ex ferroviere, non è un film, piuttosto è un libro, un grande libro diventato vita vera quando domenica scorsa, a Oppenau, punta una pistola ai poliziotti arrivati per arrestarlo, li disarma e si dà alla macchia, anzi: passa al bosco. Braccato da cani, droni ed elicotteri Rausch abita il profondo della Foresta Nera, porta con sé arco, frecce, pugnali, non riescono a prenderlo e così, tutta la teoria della letteratura, si svela nel ribelle. Non è insomma Hollywood, è Ernst Jünger: il Waldgänger. È l’addio al mondo, è il sì a se stesso.
Incredibile ho fatto lo stesso identico pensiero… Onore a lui, purtroppo alla fine lo hanno preso , ma ne aveva disarmati quattro da solo e per 5 giorni ha preso “la via del bosco”… Assolutamente un Waldganger, altro che l’hollywoodiano Rambo…
Il ribelle può essere solo uno sconfitto. Il ribelle che vince diventa espressione del potere costituito e non può tollerare altri ribelli…
Un interessante osservazione Felice che per molti versi condivido seppur forse contemplandola all’interno di una visione più alta, vedi per me quel momento di cui parli è quello in cui l’Anarca diviene per forza di cose Monarca, ma entrambi i momenti sono necessari, così come la Notte ed il Giorno che si susseguono…Potrei dire che in fondo Il Monarca è un Anarca con uno Stato mentre l’Anarca è un Monarca senza Stato…
Grandissimo cane da qualsiasi parte del globo tu sia..Ma perché sparisci così allungo !??
Caneoccidentalista ovviamente non ero a conoscenza di quello che sostieni e se fosse così ritratto tranquillamente quanto ho detto basandomi unicamente sull’articolo di Buttafuoco e su qualche altro articolo letto in giro, però sei così sicuro che quelle notizie non siano il solito modo per diffamare un “ribelle” che tra l’altro nella sua azione non ha ucciso nessuno pur avendone la possibilità? Tra l’altro visto che parli di delinquente ricordo che fu proprio Junger a scrivere “meglio delinquenti che borghesi”… Comunque concordo con la tua affermazione finale sui tedeschi.
Stefano. Però il susseguirsi enarca-monarca porta ad una guerra civile permanente. Per questo dalle civiltà più antiche sono stati creati meccanismi politico-istituzionali in grado di assicurare una pur relativa pace sociale. Di lì il principio dinastico, poco razionale e meritocratico, ma tutto sommato efficiente. È sovrano il figlio del sovrano precedente. Se scemo, governeranno o i familiari o i suoi favoriti, ma il principio ‘nisi potestas nisi a Deo’ sarà salvo…Roma fu una parziale eccezione, dato il perpetuarsi dell’aristocrazia senatoriale, spesso umiliata, ma mai sradicata. Le repubbliche hanno avuto pochi esempi felici (Atene, Venezia, Genova) dal canto loro, per non parlare delle dittature, da Cromwell al ‘crapun’…
Meglio borghesi che delinquenti!!!!!
anarca..
I delinquenti li hanno sempre impiccati, a volte a torto. Ma rispondendo alla prima giustificazione dello Stato. Mantenere l’ordine (o, almeno, tentarlo). Aveva ragione De Maistre.
Jünger mi è sempre stato sulle balle…
A lungo pardon..
No est potestas nisi a deo, pardon
Il ribelle, il rivoluzionario: potremmo tirare in ballo Trotzcky e Mao, Rivoluzione permanente, Guardie Rosse ecc. Cioè tutta l’immondizia psicotica delle ideologie radicali…
Il nostro Rausch mi sembra piuttosto un asociale, un emarginato, un clochard, un traumatizzato per le violenze subite in carcere, forse un psicolabile. Certo non un modello, né politico, né letterario…
Pardon: uno psicolabile. Insomma come quelli che si credono Napoleone…
Stefano,
purtroppo l’affermazione di Junger “meglio delinquenti che borghesi” si è sempre prestata, – per sua natura, come tutti gli slogan – a una lettura affrettata e semplificatrice, direi ‘giornalistica’ più che ‘filosofica’.
In realtà da una lettura un minimo attenta, in particolare del Trattato del Ribelle (vedi versione Adelphi, 1990), si comprende immediatamente come per Junger (a) il Ribelle non è un criminale e (b) il criminale non è un Ribelle.
La questione era così importante per Junger che gli dedicò una intera sezione (la 31) di quella sua opera fondamentale. Dove si legge, in sintesi:
“È tanto più importante, dunque, che il Ribelle si differenzi nettamente dal criminale per moralità, conduzione della lotta e rapporti sociali, e che tale differenza sia viva anche nel suo foro interiore…[Egli] non partecipa al culto del crimine.”
Saluti
Io l’ho sentito in TV qualche minuto fa e mi è sembrato più spocchioso e arrogante del solito. Altro che dimissioni…Questi andranno avanti fino all’elezione del presidente della Repubblica, quindi almeno altri due anni, poi forse ad un anno dalla fine della legislatura, se gli converrà, faranno finta di litigare per attirare il voto dei gonzi che mal sopportavano questa alleanza(i pentaminchioni forse proporranno Dibba) . Salvo poi rifare un altro governo insieme, ovviamente sempre per il bene del Paese…
C’è bisogno di ordine, non di ribelli, vandali, anarco-insurrezionalisti, no-TAV, antitutto e rompiballe… Almeno facessero opposizione, invece solo casino…
Caneoccidentalista, condivido quanto hai scritto, infatti non bisogna semplificare quello che in fondo è più che altro un concetto limite e che come giustamente dici va contestualizzato a dovere, io infatti vedo l’Anarca come un Aristoi che non appartiene per nascita, rango , nobiltà di spirito etc alla società demo-liberale, non di certo come un delinquente comune, seppur non è impossibile a mio parere che ci possano essere anche fra i delinquenti potenziali Waldganger e Aristoi, in un mondo rovesciato anche le “caste” sono sottosopra e quindi possono esserci casi del genere… Diciamo che allo stesso tempo passare dall’esaltazione “giornalistica” come hai detto del Ribelle ad essere pretoriani dell’ordine costituito qualsiasi esso sia, come fa una parte della “destra” odierna, mi pare allo stesso modo un estremizzazione del nobile concetto di Ordine, infatti se vediamo la realtà della società attuale siamo già al massimo grado del disordine a tutti livelli, spirituali, sociali , morali, quindi diciamo che la mia è una visione che aspira all’Ordine ma non a questo falso ordine che in realtà è pura sovversione e per questo il “passaggio al bosco” inteso nel suo senso più alto è comunque a livello individuale una possibilità seria… Quindi ripeto, concordo con ciò che hai detto anche se vi vedo varie sfumature, considero interessanti in proposito alcune considerazioni fatte nel breve saggio “Il sole di mezzanotte. Aurora del soggetto radicale” dove Dugin delineando la figura del “soggetto radicale” scrive: «Intende mostrare la propria natura superiore non sul trono regale ma nelle vesti di un contadino, di uno spazzacamino, di un mendicante, di un mostro…”
Se Jünger ha scritto: “meglio delinquenti che borghesi”, non facciamola tanto lunga! L’esegesi jungheriana mi è indigesta come tutta quella corrente di pseudo-pensiero che si presta a 100 contorsioni, piroette, letture, metaideologie per una metapolitica, una metastoria e 100 altre masturbazioni verbali… Ci mancava solo che postulasse l’esproprio proletario come la ciurmaglia rossa…
Salvini ha dato ai 5 stalle i voti per l’unica cosa che non volevano fare i pidioti: il reddito di cittadinanza… Salvini non avrà mai il mio scalpo… con lui al governo, per dabbenaggine o retroterra comunistoide, ci si potrebbe aspettare di tutto, come con Bossi…