• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
lunedì 27 Giugno 2022
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Cinema

L’allenatore nel pallone e l’abbaglio del “Guardian”: Banfi e Aristoteles non sono buonisti

Il quotidiano inglese elogia la pellicola cult ma non coglie il senso della commedia italiana del tempo

by Gerardo Adami
26 Maggio 2020
in Cinema, Cultura
1
Oronzo Canà

“L’allenatore nel pallone” come commedia anti-razzista? Una forzatura. Una interpretazione figlia delle storture politicamente corrette del mondo culturale anglosassone ha spinto il Guardian a far diventare la pellicola cult di Lino Banfi – nelle vesti dell’indimenticabile Oronzo Canà, surreale tecnico di serie A – un manifesto per l’integrazione. Questa lettura è posticcia e decontestualizza la commedia italiana di cui l’attore pugliese fu una vera icona.

La commedia alla Banfi

I film di Banfi in quel periodo erano racconti divertenti dei vizi italiani e del costume di un popolo: corna, tradimenti, superstizioni, lascivia senza troppa malizia. Il corpo femminile è parte della narrazione, senza ridurlo a merce, ma solo come moltiplicatore del desiderio che nasceva dell’ammirarne la bellezza. Da qui l’ascesa di attrici come Gloria Guida, Edwige Fenech, la mitologica Nadia Cassini… Basta rivedere anche solo spezzoni di quei film per capire che erano esattamente agli antipodi dei precetti del #Meetoo. E non c’era alcun machismo di fondo: spesso e volentieri le protagoniste femminili avevano il pallino della seduzione in mano e avevano il potere di raggirare il povero Banfi, ripercorrendo i binari del matriarcato, soprattutto meridionale, nel quale era la donna ad aver grande influenza nelle dinamiche affettive o familiari. La bellezza femminile rientrava in un contesto estetico e giocoso, fortemente dionisiaco. L’opposto della visione etica anglosassone (di cui il movimento internazionale #Metoo è una filiazione). E la nostra critica al politicamente corretto – come è ovvio – ci posiziona sul fronte degli irregolari che amano le donne e considerano l’amore solo come “amore cortese”, ostili a ogni forma di violenza o sopraffazione delle Muse delle nostre giornate…

Il caso Aristoteles

Considerare il calciatore brasiliano (nel film), Aristoteles, un esempio di integrazione riuscita al tempo del populismo e della critica all’immigrazione selvaggia è una semplice sciocchezza. Nei primi anni ottanta i presidenti dei club di A italiani furono presi da un certo esotismo che li mosse nell’acquisto dei calciatori stranieri. Arrivarono fuoriclasse come Zico o Platini, ma anche veri bidoni come Pedrinho e Luvanor a Catania, Rideout del Bari, Zahoui all’Ascoli. La satira del regista Sergio Martino irride l’esterofilia dei patron italiani, che pur di dare ai tifosi dei calciatori dai cognomi insoliti spesso ingaggiavano atleti senza nessun talento.

Aristoteles, poi, era uno svizzero di padre nigeriano, integrato nel paese dei 26 Cantoni: aveva un diploma in gestione aziendale e divenne presto un modello per riviste come Gq e per maison come Dior… Insomma non è sovrapponibile ad alcune narrazione strappalacrime che ora vanno di moda… Provò anche la carriera da attore,studiò negli Usa, ebbe una chance di girare con la Wertmuller (il film non vide mai luce), ma lo zenit della sua carriera fu con “L’allenatore nel pallone” e con il cult degli Squallor “Arrapaho”, un film che farebbe inorridire Asia Argento e le altre damigelle chic del post-femminismo…

Banfi, intervistato da Maria Volpe, sul Corriere della Sera, si gode l’inattesa popolarità che arriva dal Regno Unito senza però aver letto l’articolo del Guardian («E’ stato come ricevere un premio oggi. Mi sento di dire grazie di tutto cuore a questa giornalista, Nicky Bandini, che l’ha scritto. Ma non so l’inglese. Spero le arrivino i miei ringraziamenti»). E esagera quando addebita al calcio italiano degli anni ottanta venature razziste inconsistenti: allora le curve impazzivano per i calciatori stranieri “a prescindere”. Altro che “prima gli italiani”. Presidenti e tifoserie erano sempre alla ricerca di un rinforzo dall’estero, correndo il rischio di arrivare anche a ingaggi pittoreschi…

Giù le mani dalla commedia italiana

La commedia italiana degli anni settanta e ottanta aveva una dimensione localistica ma anche una reale vocazione al disimpegno e al racconto dell’immaginario oltre le ideologie, in un paese che veniva dai tetri anni di piombo. Riconvertire queste opere alle ragioni del politicamente corretto, del pro-immigrazione, è una deriva surreale di cui chi ha amato quelle pellicole – conoscendo a memoria le battute di Banfi e compagni – sente solo il desiderio di fare a meno…

@barbadilloit

info@barbadillo.it

Gerardo Adami

Gerardo Adami

Gerardo Adami su Barbadillo.it

Tags: Barbadillobuonismocalciogerardo adamiguardianl'allenatore nel pallonelino banfipoliticamente correttouk

Related Posts

La sfida in edicola dell’Identità (diretta da Alessandro Sansoni)

La sfida in edicola dell’Identità (diretta da Alessandro Sansoni)

26 Giugno 2022
Tributo all’icona Elvis the Pelvis

Tributo all’icona Elvis the Pelvis

23 Giugno 2022

Il silenzio del solstizio

Pasolini tradito. Sparse riflessioni sul pasolinismo

IlRacconto. “Il silenzio di Giovanni” come insegnamento per l’oggi

Siracusa. Ifigenia in Tauride di Jacopo Gassmann: barbarie, fughe e red carpet

Annotazioni brevi sul percorso Iconografico del Volto di Cristo

Il Grande Risveglio secondo Dugin

Torna “Jurassic World Il dominio” firmato da Colin Trevorrow

Comments 1

  1. Werner says:
    2 anni ago

    In Italia abbiamo sempre avuto calciatori stranieri nel nostro campionato, solo che non si esagerava come oggi dove ci sono squadre che non schierano in formazione neppure un italiano. Una vergogna, tutto in nome, come al solito, del libero mercato e della globalizzazione.

    Negli anni ottanta neppure se ne parlava di integrazione degli stranieri, perché ancora il nostro paese non era stato travolto, come lo sarà nei decenni successivi dal problema dell’immigrazione, anche se nel 1986 fu fatta la prima sanatoria che legalizzò la presenza di oltre 100 mila clandestini. Invece in quella stessa epoca, Francia e Gran Bretagna erano diventate delle fogne multietniche.

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Segnalibro. “Eurasia” e l’attuale ciclo politico dell’Europa

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Difesa. La memoria del cordiale in bustina (simbolo di un’Italia che non c’è più)

    33 shares
    Share 33 Tweet 0
  • Il caso. Arriva Rosiko il gioco da tavola di guerra tra i quartieri di Roma

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Statistiche. Tutti i colori delle maglie del calcio italiano: prevale il rosso

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Donbass, verità nascoste e retroscena. Il reportage di Gian Micalessin

Donbass, verità nascoste e retroscena. Il reportage di Gian Micalessin

26 Giugno 2022
La sfida in edicola dell’Identità (diretta da Alessandro Sansoni)

La sfida in edicola dell’Identità (diretta da Alessandro Sansoni)

26 Giugno 2022
L’Ucraina e il fuoco sotto “le Braci”

L’Ucraina e il fuoco sotto “le Braci”

26 Giugno 2022

Ultimi commenti

  • Fernando su Ucraina. Il triangolo che esclude l’Europa, impoverita dalle sue sanzioni
  • Valter Ameglio su Ucraina. Il triangolo che esclude l’Europa, impoverita dalle sue sanzioni
  • Platini su Gli Stati Generali della Scuola di Fratelli d’Italia: criticità e prospettive per la formazione italiana del futuro
  • Guidobono su Il conflitto Ucraina-Russia visto da Canfora e Borgonovo
  • Guidobono su Le radici storiche del conflitto tra Russia e Ucraina
  • Fernando su Sicilia. Il passo di lato di Musumeci. Ora è pronto a non ricandidarsi
  • Guidobono su Viaggio nell’Argentina da Peron al radicalismo

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più