Non cercare fuori di te l’Orbán che è dentro di te
Continua l’indignazione dell’opinione pubblica internazionale nei confronti del primo ministro ungherese Viktor Orbán, che ha chiesto e ottenuto dal Parlamento, in cui detiene una schiacciante maggioranza, poteri straordinari per fronteggiare la pandemia. Intervistata dal quotidiano tedesco “Bild”, Ursula von Der Leyen, presidente della Commissione Europea, si è detta pronta a prendere provvedimenti nei confronti dell’Ungheria se le misure anti-coronavirus annunciate supereranno i limiti consentiti. In particolare ha minacciato una procedura d’infrazione, ricordando che i provvedimenti “devono essere proporzionati e limitati nel tempo”.
La preoccupazione per la limitazione delle libertà è senz’altro apprezzabile; negli anni Settanta, quando c’era il rischio che il Pci arrivasse al “sorpasso” elettorale sulla Dc, in molti speravamo che l’appartenenza alla Cee ci avrebbe comunque garantito dall’avvento di un regime di tipo sovietico. Colpisce però che nella stessa intervista la presidente dichiari che le persone anziane potrebbero dover rimanere in isolamento sino alla fine dell’anno. Anche in questo caso si prospetta un provvedimento di limitazione delle libertà individuali per un limite di tempo non ben precisato, equivalente, per persone abituate a una vita di relazione e poco pratiche degli strumenti informatici, alla morte civile.
Non voglio difendere, sia ben chiaro, Orbán. L’uomo, a pelle, non mi riesce simpatico e non mi è piaciuto vederlo in Tv con la camicia aperta alla Robespierre sotto la giacca mentre si rivolgeva a un Parlamento compito e incravattato per chiedere i pieni poteri.
L’abito fa il monaco e anche Mussolini si presentò in abito da cerimonia nell’“aula sorda e grigia” dove tenne il famoso (o famigerato) discorso del bivacco di manipoli. Non posso fare a meno di notare però che anche Conte, pur non godendo certo di una schiacciante maggioranza parlamentare, si è preso lo stesso i pieni poteri e ora ha annunciato l’intenzione di istituire una task force contro le cosiddette fake news relative alla pandemia. Le situazioni sono diverse, però mai come in casi come questi vale un adattamento del vecchio detto: “Non cercare fuori di te quello che è dentro di te”.
A Orbán si rimprovera di avere chiesto i pieni poteri. Conte, è vero, non l’ha fatto: si è limitato a prenderseli. Se davvero pensa di chiudere gli anziani in casa fino a Natale, anche la von Der Leyen – che per altro non è di primo pelo – mi sembra sulla buona strada.