Anche il mio amico cane, Mario, si comporta in modo differente dal solito.
Siccome è lui che porta me, da una quindicina di giorni ha cambiato i percorsi. È in cerca di annusamenti nuovi.
Sa che le vecchie piste gli sono proibite; sconfinavamo in almeno due altre circoscrizioni e un comune diverso dal nostro domicilio nei bei tempi andati.
Andati chissà dove.
Tutti gli umani con la museruola lo incuriosiscono, forse lo inquietano.
Forse prova solo compassione.
Io quando esco con lui non mi copro il volto, del resto rispetto la distanza salvifica di almeno 38 metri dell’umano più vicino. La scusa è stata buona per allontanare finalmente mia moglie.
Con lei la prudenza è aumentata: 75 metri.
In sua compagnia mi ostino ad andare per asparagi selvatici e a coltivare la mia melanconia.