”E la gente rimase a casa
e lesse libri e ascoltò
e si riposò e fece esercizi
e fece arte e giocò
e imparò nuovi modi di essere
e si fermò
e ascoltò più in profondità
qualcuno meditava
qualcuno pregava
qualcuno ballava
qualcuno incontrò la propria ombra
e la gente cominciò a pensare in modo differente
e la gente guarì.
E nell’assenza di gente che viveva
in modi ignoranti
pericolosi
senza senso e senza cuore,
anche la terra cominciò a guarire
e quando il pericolo finì
e la gente si ritrovò
si addolorarono per i morti
e fecero nuove scelte
e sognarono nuove visioni
e crearono nuovi modi di vivere
e guarirono completamente la terra
così come erano guariti loro”
L’ultimo di isolamento non può significare fine se vogliamo un nuovo inizio, un lavoro, una passeggiata solo per farla, un bacio, forse due, anzi tre. Senza contare.
Giorno dodicesimo. Poesia.
Complimenti! Una bella poesia, che lascia presagire e sperare in un nuovo modo di vivere e in un nuovo stile di vita più in linea con la salvaguardia del Pianeta!
Complimenti. Magari, ma nulla di ciò avviene ed avverrà. Dall’inizio della storia dell’umanità tutte le scelte sono state forzate, mai volontarie. Sono pessimista, alla De Maistre, non un ottimista alla Rousseau…
Sembra una nuova genesi. Molto bella
. È come una freccia di speranza. Il vecchio da il posto al nuovo. Intanto le attività dell’uomo ognuno a secondo sel suo umore. La vita che continua