Il filosofo francese Michele Onfray demolisce le politiche del presidente Macron e spiega che in Francia, come avviene da sempre, la salvezza si ricercherà nella provincia. Queste tesi le ha espresse in una intervista a Stefano Montefiori sul Corsera.
Il flop di Macron
“Macron ha esposto al rischio la maggioranza del popolo, rimpatriando all’istante i francesi che vivevano in Cina e mettendoli in quarantena, senza chiedere l’autorizzazione del sindaco, prima in un villaggio del Sud della Francia e poi in Normandia. È probabile che la prima persona toccata dal coronavirus in Francia sia uno dei militari che avevano partecipato a quelle operazioni di rimpatrio, e che a dispetto di quel che si potrebbe immaginare non sono stati messi in quarantena ma hanno goduto di una licenza! In seguito Macron ha rifiutato di chiudere le frontiere nazionali, dicendo che “il virus non ha un passaporto”, per poi acconsentire a chiudere le frontiere di Schengen, quando ormai la contaminazione dilaga nel Paese che avrebbe dovuto proteggere. Ha esposto i francesi al virus per ideologia europeista”.
La salvezza dalla “Provincia”
“Dai tempi di Filippo il Bello, ovvero dal XIV secolo, lo Stato francese è centralizzato. Per cui c’è sempre un po’ di disprezzo per la provincia quando la si guarda da Parigi. La provincia è la periferia delle cose e del mondo. È il luogo dei cafoni, delle smorfiose, dei contadini, dei rozzi, degli ignoranti. Poco importa che questi parigini siano spesso dei provinciali “saliti a Parigi”, come si dice, perché è la città dove si concentrano tutti i Rastignac (l’arrivista di Balzac, ndr) che cercano di avere successo nella capitale. Ma è alla provincia che Parigi da secoli si rivolge per mangiare, anche durante l’Occupazione, è alla provincia che si chiede di accogliere i migranti quando arrivano in massa, è alla provincia che si impone la presenza degli espatriati francesi in quarantena fatti rientrare dalla Cina. Ed è in provincia che si va, di questi tempi, a proteggersi dei miasmi della capitale, quando la pandemia si fa minacciosa… La provincia è una ragazza di buon cuore”.
Nuova lotta di classe
“Il ripiegamento in provincia delle persone scese da Parigi avverrà nelle case di campagna, residenze secondarie, case di famiglia, il che significa che anche qui si manifesterà la lotta di classe: i poveri che vivono in pochi metri quadrati a Parigi ci resteranno mentre gli altri, che potranno permetterselo o hanno buone relazioni, si faranno un po’ di vacanza in dimore accoglienti”.