“In principio dunque, non peste, assolutamente no, per nessun conto: proibito anche di proferire il vocabolo. Poi, febbri pestilenziali: l’idea s’ammette per isbieco in un aggettivo. Poi, non vera peste; vale a dire peste sì, ma in un certo senso; non peste proprio, ma una cosa alla quale non si sa trovare un altro nome. Finalmente, peste senza dubbio, e senza contrasto: ma già ci s’è attaccata un’altra idea, l’idea del venefizio e del malefizio, la quale altera e confonde l’idea espressa dalla parola che non si può più mandare indietro”.
Queste brano, tratto dal capitolo XXXI de “I promessi sposi”, si riferisce alla peste portata a Milano e dintorni nel 1630 dall’esercito imperiale, ai tempi dell’assedio di Casale, del Vicerè spagnolo, di Filippo IV e del cardinale Richelieu. E, come si vede, non mancano riferimenti “complottisti” – il “venefizio”, il “malefizio” – fatti circolare anche oggi, con le storie sul laboratorio di Wuhan, finanziato anche dai francesi, e non mancano, nel testo manzoniano, accenni al malumore popolare nei confronti degli invasori tedeschi e delle trame del re di Francia, visti come responsabili dell’epidemia.
Certo, il Covid19 non è il bacillo della peste, ma taluni aspetti nell’atteggiamento delle autorità e nelle reazioni di massa non sono troppo diversi da quelli di oggi, malgrado le enormi differenze fra la vita quotidiana di allora e quella nostra (una di queste, ad esempio, riguarda la velocità con la quale si diffondono le notizie – vere o false – e la platea, ormai estesa all’intero pianeta).
L’Italia dovrebbe avere memoria di altre epidemie, anche senza andare troppo lontano nel tempo: quella di poliomielite del 1952, quelle della “asiatica” del 1957, quella del colera del 1973; nessuna di queste però, e nemmeno quella pur così tacitamente mortifera delle influenze stagionali, ha seminato il panico sottile e le contromisure come il coronavirus.
Quello che non è riuscito al terrorismo islamista, insomma, sta riuscendo al Covid19: cambiare e mortificare il nostro stile di vita, le nostre abitudini. Scuole chiuse, voli bloccati, avvenimenti sportivi annullati, strade deserte, prossime, probabili chiusure o limitazioni per cinema, teatri, musei e discoteche, clausura generalizzata – specie per gli anziani – autoquarantene, corsa alle provviste, minacce ai forestieri sospettati d’essere untori, sospensione delle messe e porte chiuse delle chiese, delle quali erano state già svuotate le acquasantiere, divieto di abbracci e strette di mani…
A completare questo scenario quasi post-nucleare, si possono aggiungere le incertezze degli scienziati, le banali misure precauzionali indicate per decreto, in assenza di vaccini e terapie collaudate, il disorientamento della classe politica, sballottata fra allarmi e tentativi di minimizzare, contrasti fra poteri locali e autorità centrali. In estrema sintesi, tutto quello che caratterizza la nostra civiltà globale, tecnologica, prospera e, perché no, votata al piacere e ai consumi, viene sospeso per paura del contagio. Del nuovo virus poco si sa, se non la sua grande velocità di propagazione e la sua bassa mortalità; ma tanto è bastato a seminare il panico, forse soprattutto per le nefaste ricadute economiche (e anche qui, la paura principale è quella di dover essere costretti a un ridimensionamento del tenore di vita personale e familiare, più che quello di un declassamento dell’Italia nel contesto delle potenze).
Ora, le epidemie hanno segnato il cammino dell’umanità, e la presente non è certo la più letale, ma è la prima del mondo globalizzato, e la sua rapida diffusione planetaria richiama quelle dei flussi migratori e delle ondate finanziarie speculative. Per il momento, siamo nella fase delle “grida” manzoniane, con l’adozione di provvedimenti-tampone, mentre continua a latitare l’Europa – intesa come Unione – perfino sul “facile” terreno della solidarietà verbale: misure restrittive soprattutto per gli italiani delle zone “rosse” (ma nulla fu fatto nei confronti dei provenienti dal focolaio originario cinese) e addirittura satire transalpine di dubbio gusto e sospetti silenzi teutonici. Del resto, questo spirito egoistico dei singoli partner europei e dell’oligarchia di Bruxelles si era già palesato a più riprese con la “vexata quaestio” migratoria e si ripropone oggi nei confronti della Grecia, già dissanguata a suo tempo dalla “troika” e ora abbandonata alle pressioni e ai ricatti della Turchia di Erdogan, che le ha lanciato contro fiumane di poveri disgraziati siriani.
Staremo a monitorare il seguito: per ora, registriamo fra le note positive la bontà e la solidità del sistema sanitario, fondato su medici e paramedici di grande preparazione e abnegazione, e questo ad onta dei provvedimenti restrittivi imposti, una volta di più, dal potere congiunto Europa+Mercati, che comportarono adozione del numero chiuso per le facoltà di medicina e la chiusura di tanti ospedali. Anche in questo comparto, lontane assonanze col racconto manzoniano non mancano: allora mostrarono spirito di sacrificio soprattutto i religiosi responsabili dei lazzaretti, oggi tocca ai sacerdoti laici della scienza sul campo.
Da più parti, è stato detto che questa drammatica emergenza può rappresentare una sfida e un’occasione di rinnovamento sociale, economico, politico; a patto, aggiungiamo, di non ricadere negli egoismi personali e di gruppo, e negli isolamenti “strutturali”, come impongono le odierne strettoie (conference call, smart working e via inglesizzando).
Dopo l’11 di settembre io dubito.
Dopo il crollo della Lemhan Btother fatta pagare a caro prezzo a tutto il mondo produttivo ed ai lavoratori io dubito …
Dopo le inutili guerre in Iraq-Afghanitan-Serbia-Siria-Libia io continuo a dubitare …
E quindi dubito di tutti i corona-virus possibili ed inimagginabili.
Quello che sostiene Giuseppe del Ninno nell’articolo ( tra le righe) è quello che sostengo io da due mesi ….
Abbiamo fatto i conti delle morti all’anno per influenza stagionale, polmonite, droga, alcol, incidenti stradali e guerre a bassa intensità ( … sono le famose guerre democratiche fatte dall’occidente per legittimare se stesso in giro per tutto il globo dal 1945 …) ?
Ebbene questi nostri poveri 145 morti ( mi scuso ma questo è il senso ) per coronavirus sono “nulla” …
Quindi io credo che oggi l’infamia occidentale la guerra la scatena e la combatte con altre mezzi ( contro la Cina , contro l’Iran , contro la Corea del Sud insomma contro la concorrenza geopolitica e perchè no economica ) …
Non solo ; vi siete chiesti la coincidenza tra l’ipocrisia della G. Tumberg , il fatto che non vi sia piu’ inquinamento in Cina, Il coronavirus che arriva ed altre ” circostanze” ? Se ci sia un filo unico di accelerazione/riorganizzazione del sistema capitalistico mondiale che addirittura punta a fagocitare e distruggere una parte di se stesso per rilanciarsi e riconvertirsi con altre dinamiche ?
Al loro dio perdente non credere mai ( F. De Andrè ….)
La peste non si poteva controllare nel ‘300, venne se ben ricordo dall’India ed uccise un terzo degli europei di allora. E la spagnola del 1918-19 e credo ’20 che fece più morti del cannone e dei gas asfissianti? Dubito che frontiere e quarantene ci riescano oggi. Ma in che mondo vivete? Quello di un ufficio-salotto di Wall Street, notoriamente sede del ‘capitalismo mondiale’ che dirige guerre, capitali, epidemie ecc.? Magari. Una volta trovato sarebbe tutto risolto, ma non ci sono “Savi di Sion” e complotti, solo circostanze, errori, talora cupidigie e crimini … rassegnatevi…
si si per Te è sempre tutto pura coincidenza e casualità …
Tutte piccole circostanze casuali …
La storia infinita delle piccole circostanze casuali …
Concordo pienamente con il commento del signor Nistri, di cui sottoscrivo oogni rigo. A causa di un governo, quello giallofucsia, la cui deficienza politica non ha eguali nel mondo, il Coronavirus si è diffuso in Italia più che in ogni altro paese europeo, dato che conta il maggior numero di contagiati nel continente, e a livello mondiale é preceduto solo da Cina e Corea del Sud. A causa da ciò noi italiani veniamo trattati da tutto il mondo come degli appestati, degli infetti, persino dagli stessi cinesi, e ovunque andiamo ci mettono in quarantena. C’é da dire anche che negli altri paesi europei sono stati effettuati meno test e tamponi che da noi, pertanto é probabile che il numero di contagiati dal Covid-19, altrove sia di gran lunga superiore a quelli che si sanno. Tra l’altro é notizia di questi giorni che in Europa il virus si è sviluppato in Germania, poiché portato da una cinese transitata nel paese per motivi di affari. Tutti sappiamo quanto i rapporti economici chr la Cina trattiene con la Germania siano più intensi che con gli altri paesi europei. Visto che il Coronavirus sta causando la recessione economica mondiale, conseguenza della crisi cinese che in un contesto troppo globalizzato e fatto di interdipendenza economica sta generando un effetto domino sul resto del mondo, é obbligatorio mettere in discussione la globalizzazione. Nei decenni scorsi, in particolare inizio XXI secolo, i “soliti ignoti” che ci governano, hanno stabilito che la Cina doveva essere la fabbrica del mondo, e che il resto del pianeta, soprattutto Europa e USA, agire solo da importatore e consumatore. Come si vede in questo periodo, é stata una stolta decisone di cui a breve pagheremo le conseguenze in modo grave.
Ma forse oggi sono proprio ” gli stessi soliti non tanto-ignoti ” che hanno deciso che una Cina, con la crescita del 12% PIL/Anno , con in pancia un pezzo consistente del debito sovrano USA e con una innovazione della struttura tecnico-militare 3.0 magari andava bloccata per un decennio …
Catalina sta scoprendo l’untore….
Werner. Tu puoi mettere in discussione la globalizzazione. Certo. Ma è come mettere in discussione l’energia elettrica o la radio…I parenti di qualche fulminato dall’alta tensione probabilmente ti daranno ragione…
Guittobono in-Felice il Paziente Zero anche con una epidemia farlocca , si chiama globalizzazione ; lo capiscono anche pure le pietre …
Forse l’untore è lo stesso autore occulto del genocidio di Fenestrelle ai danni di un milione(!!!!) di ex soldati borbonici….
I virus viaggiano, mio caro, forse non sono neppure teleguidati da Wall Street…
Ma il Paziente Zero lo portarono in limousine blindata fino al J. F. Kennedy Airport… e da lì “fu globalizzato”!
E tutto venne già deciso, il y a longtemps, sul “Britannia”…Ah, l’eterno ‘golpe inglese’!
Wall street sparge ben altri virus “che non hanno corona” …
E per esempio in Corea del Nord “con corona o senza corona” certi virus occidentali , non sembrano attecchire …
Da prenderne esempio …
Ma l’aspettavo: Pyongyang, l’ultima frontiera social-nazionale da difendere fino alla morte. Viva i camerati Kim!!!
Voi siete più letali alla destra di un Salvini col rosario in piazza….
Il virologo Burioni in Corea del Nord lo avrebbero fucilato con un cannone; e poi i resti li avrebbero dati in pasto ai cani …
Dice giustamente Sgarbi che la potenza dei media fanno diventare Virus quello che non lo è
@Guidobono
In sostanza tu sostieni che se abbandoniamo il modello della globalizzazione, torniamo indietro. Ma vedi che indietro ci siamo già tornati, perché la globalizzazione non ha comportato la diffusione del modello europeo di diritti e tutele sociali dei lavoratori, in paesi come la Cina e altri emergenti, ma al contrario il modello di sfruttamento e schiavizzazione dei lavoratori da parte del capitale, che in Europa rischia di rimettere piede.
I monatti del terzo millennio si chiamano Mass media ….
Onore alla Corea del Nord dove vige il Silenzio Pitagorico
oppure lo Smart Working in un campo di rieducazione
Nessuno ha deciso che la Cina doveva diventare la ‘fabbrica del mondo’, se non l’allergia al lavoro delle nuove generazioni occidentali, cresciute a Nutella e Montessori…
Werner. Non è che dalla globalizzazione torni indietro, se non per un cataclisma apocalittico, forse un asteroide più grande di quello che, pare, sterminò i dinosauri milioni di anni fa… Tu rinunci alla carta igienica, al frigorifero, al riscaldamento in inverno, al computer ecc.? Se no, non puoi tornare indietro… dimenticati del capitale e di invisibili lavoratori schiavizzati. Quelli semmai popolano soltanto le terre comuniste e le fantasie dei lazzaroni nostrani del Reddito di Cittadinanza…
I samurai credevano nella spada e non nella mitragliatrice. Ma uno scagnozzo ignorante dietro una mitragliatrice falciò la vita di migliaia di samurai; che il bushido non servì loro neppur come supposta…
…e poi venne Pearl Harbor e quanto ne seguì. Ai giapponesi era vietato, da civili, possedere armi da fuoco. Gli americani con le armi da fuoco ci sparavano invece dai sei anni d’età… Ed il valore individuale alla fine nulla contò….
Concordo totalmente con quanto affermato da Catilina ed aggiungo un ulteriore riflessione: apprendiamo in questi giorni che nell’ambito dell’operazione “Defender Europe 2020” sono sbarcati circa 20.000 soldati yankees in Europa(senza mascherina!), per una presunta esercitazione assieme ad altri 10.000 soldati europei. Tutta questa situazione, ovvero la pressione esercitata dalla Turchia con i presunti migranti, il conseguente sostegno Polacco e presumibilmente di altri paesi baltici e filo-atlantici alla Grecia, un Europa occidentale in “stato d’emergenza” da coronavirus etc sono inquadrabili in un unica grande operazione di accerchiamento della Russia attraverso un ammasso di truppe Nato ai confini europei, blocco della Cina e isolamento dell’Iran, del resto dopo l’uccisione di Soleimani la strada era stata tracciata dal gangsterismo made in Usrael, ed il coronavirus è cascato proprio a fagioloI per usare un eufemismo , nel frattempo fanno un test per verificare a quanta porzione di libertà siamo pronti a rinunciare noi piccoli europei, è bastata del resto una pseudo-influenza con un pò di propaganda dei soliti “fabbricatori della notizia”, del resto questo fa capire che razza di c…sotto siamo diventati in occidente, quando in Siria sono 10 anni che un popolo combatte una guerra vera contro una masnada di mercenari al soldo di noi “femmenielle” … Insomma tutti questi eventi fanno parte di una stessa logica di guerra ibrida ed asimmetrica, geopolitica al tempo del coronavirus, tutto o quasi alla luce del sole, tanto ormai non serve nemmeno più coprire nulla…
Stefano. Se siamo parte di un’Alleanza Militare è chiaro che si fanno esercitazioni. Ma che ci trovi di strano? Pretendi che le facciano solo russi e cinesi?