“L’Italia si esalta nel veder superare il record di forestazione e sembra non accorgersi che sta perdendo superficie coltivabile”. Lo ha affermato in una nota Michele Latella, responsabile dipartimento agricoltura di Realta Popolare che legge il dato in maniera “differente” rispetto alla vulgata delle ultime settimane. Secondo Latella: “Nelle zone montane e nell’entroterra la forestazione va ormai a braccetto con lo spopolamento o addirittura lo svuotarsi dei paesi montani, che vedono chiudere le scuole perché non arrivano a formare classi con numeri sufficienti di alunni”.
La discussione, dunque, sarebbe da incardinare in altri termini: “La forza di queste piccole comunità è la “Sau” (superficie agricola utilizzata) – afferma l’esponente di Realtà Popolare – che la forestazione sta scacciando da questi luoghi. Erroneamente lo si vede come un recupero o un ripristino di una natura che in realtà non è mai appartenuta alla nostra penisola, ma ad altre nazioni che fino a poco tempo fa erano i polmoni del pianeta e ora vengono deforestati per creare distese coltivabili”.
Latella ha infine concluso: “Non stiamo né recuperando e né salvando nulla, ma al contrario stiamo perdendo l’unica materia prima del nostro Paese : la Sau. Voglio anche chiedere al popolo di non guardare alle regole eccessive della globalizzazione perché questa ha dimostrato di non poter sopperire o sostituire le mancanze e le esigenze di un paese con quelle di altri, sovvertendone equilibri ed economie”.
Se c’è spopolamento è perchè esistono ragioni per lo spopolamento, realtà quasi universale dei Paesi industrializzati.
Non mi pare ci siano molti candidati per vivere come i puffi o i nani di Biancaneve nei boschi… Se si perde la SAU è perchè si sa che cosa è. Quando non lo si sapeva la gente, magari malissimo, viveva un po’ ovunque per poter campare…
Adesso si è scoperto il ‘nemico universale’ sempre ed ovunque valido: la globalizzazione!!!!!!!
la forestazione non è la causa dello spopolamento, come sembra pensare Latella, ma ne è la conseguenza
@Guidobono
Perché da giovane hai militato nel MSI anziché nel PLI? É una cosa che mi chiedo ogniqualvolta leggo i tuoi commenti, per carità rispettabilissimi, ma spesso da me non condivisi.
Se un’area di montagna (anch’io posseggo delle porzioni di bosco in Val di Susa, per eredità, che nessuno vuole, non servono purtroppo a nulla ed il cui valore è zero) perde gli insediamenti umani può ovviamente dispiacere, ma che si fa? Si obbliga la gente a starci? Vivendo come nel 1910? Che era come nel 1630 ecc. più o meno….Non si tratta, mi pare di MSI o di PLI. Almirante avrebbe, immagino, risposto così come ogni persona pensante. Altro che globalizzazione!