Trionfo dei conservatori elle elezioni per la camera dei comuni: secondo la Bbc ai Tories andranno 364 seggi, ai laburisti 203, ai nazionalisti scozzesi 48 e ai liberal-democratici 12. Se questi numeri fossero confermati, i conservatori avrebbero la maggioranza assoluta con un margine di 78 deputati, un record. Per la sinistra laburista si tratta di una delle più pesanti sconfitte della sua storia. Corbyn lascerà in fretta la guida del partito.
Accelerazione sulla Brexit
Il Regno Unito lascerà l’Unione europea il prossimo 31 gennaio “senza se e senza ma”. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson dopo la vittoria alle ultime elezioni inglesi. Commentando il risultato elettorale Johnson ha anche aggiunto che la vittoria schiacciante dei Tory pone fine a qualsiasi speculazione circa la possibilità di un secondo referendum sulla Brexit.
Fdi evidenzia il trionfo di Johnson
“Il trionfo di Boris Johnson e dei Tories rifila l’ennesimo sonoro ceffone alla sinistra europea e consente finalmente di realizzare la volontà del popolo britannico. A lui vanno le congratulazioni di Fratelli d’Italia, perché la sua vittoria è la dimostrazione che la coerenza paga, a Roma come a Londra. Nel rispettare il voto del popolo del Regno Unito, ora che la Brexit si avvicina, il nostro compito di patrioti è quello di difendere i nostri interessi nazionali, quelli dei nostri concittadini e delle nostre imprese in un rapido accordo tra Ue e Gran Bretagna e in un nuovo spirito di cooperazione con il Regno Unito”: questa la nota del co-presidente del gruppo Ecr Raffaele Fitto e del capodelegazione di FDI al Parlamento europeo Carlo Fidanza.
Vittoria prevedibile quella dei Tory, viste le posizioni fortemente pro-Brexit assunte da Johnson, e che gli ha fatto recuperare i voti perduti negli anni scorsi. L’esito delle elezioni parla chiaro, i cittadini britannici vogliono per la stragrande maggioranza uscire dall’Unione Europea, e la loro volontà va rispettata. L’involuzione liberale avutasi con la Thatcher negli anni ottanta, ed europeista con Cameron negli anni 2000, aveva fatto perdere molti ai conservatori britannici, che tornando alle loro origini euroscettiche sono tornati al governo. Da registrare il tonfo dell’UKIP (0,1%) che non ottiene neppure un seggio.
La Thatcher vinceva, ed ebbe successo, proprio in quanto liberale…
Ma che ha la Meloni da essere tanto contenta? Il Regno Unito neppure faceva parte dell’Area Euro… Al massimo indifferenza, tanto gli inglesi continueranno a pensare malissimo di noi…