• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
domenica 5 Febbraio 2023
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Politica

Lavoro (di M. Bozzi Sentieri). Riportare al centro la visione partecipativa tra imprese e lavoratori

by Mario Bozzi Sentieri
11 Novembre 2019
in Politica
1
Lavoratori sospesi nell’aria

Forte di una Dottrina che affonda le proprie  radici nell’enciclica “Rerum Novarum” (1891) di Leone XIII, confermata ed attualizzata, durante i decenni, alla luce dei mutati scenari socio-economici  (è del 2009 la “Caritas in veritate” di Benedetto XVI), l’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) ha organizzato a Genova un convegno nazionale  dedicato alle “Nuove forme partecipative e nuovi modelli di relazioni industriali alla luce della dottrina sociale della Chiesa”.

La novità dell’incontro,  coordinato da Riccardo Pedrizzi, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell’Ucid, è che, uscendo fuori dai semplici riferimenti dottrinari, ad animare il confronto, concluso dall’intervento dell’Arcivescovo di Genova Cardinale Angelo Bagnasco,  sono stati i rappresentanti delle forze sociali (Confindustria, Cgil, Cisl, Uil e Ugl), impegnati a declinare unitariamente un tema fino a qualche decennio fa considerato tabù. A prevalere, soprattutto sul fine degli Anni Sessanta del ‘900, è stata infatti la cosiddetta “partecipazione conflittuale”, eufemistica immagine  per giustificare un classismo esacerbato, che vedeva Cgil, Cisl e Uil uniti da un’identica visione dei rapporti di classe. Solo il Sindacalismo Nazionale, prima con la Cisnal e poi con l’Ugl, ha tenuto  alta la bandiera partecipativa, appellandosi al diritto dei lavoratori, riconosciuto dall’art. 46 della Costituzione, ad oggi inapplicato, a “collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”.

Oggi sono i mutati scenari dell’economia, le trasformazioni produttive e  la crisi delle vecchie appartenenze ideologiche a riportare al centro del confronto sociale e del dibattito culturale e politico il tema della partecipazione. Con inusuali aperture. Lo si è visto al convegno genovese.

All’appello, fatto da  Giulio Romani, Segretario Confederale della Cisl, al fine di  costruire un nuovo modello di convivenza sociale e civile, in grado di competere con i processi di trasformazione tecnologica e con le nuove forme di organizzazione del lavoro, e al   riconoscimento, proposto da Paolo Capone, Segretario Generale dell’Ugl, del ruolo dei corpi sociali intermedi e di un sistema partecipativo sostenuto da una contrattazione a tre livelli (nazionale, di integrativa  e territoriale) in grado di realizzare l’organica collaborazione tra lavoratori, aziende ed Enti locali, hanno  fatto riscontro le parole di Vincenzo Colla, vicesegretario generale della Cgil, che ha riconosciuto il valore della “cogestione alla tedesca”. Un modello – ha spiegato  Colla – nel quale la partecipazione dei lavoratori alle scelte produttive dovrebbe costituire un elemento essenziale,  soprattutto  se si vuol dare vita a un sistema di relazioni industriali capace di tener insieme tutti gli attori della filiera, avendo come riferimento quel “modello renano” che la dottrina considera elemento distintivo del capitalismo sociale in alternativa a quello finanziario di stampo anglosassone e statunitense.

Ognuno dei partecipanti al convegno genovese, compresi i rappresentanti di Confindustria e della Uil, ha sostanzialmente sottoscritto l’invito  lanciato dall’Ucid: riscrivere i termini di un nuovo patto tra capitale e lavoro, facendo sintesi nel nome di obiettivi comuni. Lo strumento dato è certamente l’art. 46 della Costituzione, integrato dalle nuove forme di Welfare aziendale  (l’insieme delle prestazioni non monetarie a sostegno del dipendente: dai servizi alle famiglie alle polizze sanitarie, dalla previdenza completare ai trasporti) e con un occhio rivolto all’Europa, la quale già dal 1992, invitava i Paesi membri a introdurre nelle imprese la partecipazione agli utili e all’azionariato dei lavoratori; a prendere in esame la possibilità di accordare incentivi fiscali o finanziari per favorire l’introduzione di meccanismi di partecipazione; a incoraggiare l’uso di formule di partecipazione, agevolando la messa a disposizione di informazioni adeguate.

Non sono mancate, a livello parlamentare, proposte di legge ed approfondimenti (da segnalare il “Codice della partecipazione”, elaborato, nel 2010, su iniziativa del Ministro Maurizio Sacconi, con lo scopo di realizzare uno strumento capace di fornire alle parti sociali  un aiuto fondamentale in merito all’individuazione delle criticità della normativa legale e contrattuale in vigore ora in Italia, proponendosi di avviare un percorso condiviso nella costruzione di una via italiana alla partecipazione dei lavoratori ai risultati di impresa).  Siamo però  ancora alle idee di massima, alle visioni d’assieme, mentre è assente la volontà politico-sindacale di dare forma compiuta alle aperture sindacali e confindustriali sul tema. Occorre – in definitiva – che qualcuno traduca le disponibilità,  verificate a più riprese sul tema della partecipazione, magari in  un protocollo d’intesa, una sorta di  “Patto per la partecipazione”, sottoscritto da tutte le  parti sociali, che fissi una vera e propria “road map” sul tema.   Da quello che abbiamo verificato il momento è propizio.  Ora bisogna passare dal dire al fare, augurandosi che chi ha manifestato la propria disponibilità non faccia marcia indietro.

Mario Bozzi Sentieri

Mario Bozzi Sentieri

Mario Bozzi Sentieri su Barbadillo.it

Tags: Barbadilloimpreselavoratorilavoromario bozzi sentieripartecipazione

Related Posts

A Fiume, Italia. Accompagnati da stelle danzanti. Per non dimenticare

Foibe/10Febbraio. La commissione Cultura della Camera approva la mozione per “il Treno del Ricordo”

1 Febbraio 2023
Fratelli d’Italia candida in Lombardia il filosofo Stefano Zecchi

Fratelli d’Italia candida in Lombardia il filosofo Stefano Zecchi

1 Febbraio 2023

Marsiglia (FederPetroli): “Bolette giù se governo procede su road map energetica”

L’arresto di Messina Denaro e la battaglia della Generazione Borsellino contro le mafie

Biondi (sindaco l’Aquila): “Il Msi? Partito espressione della sovranità popolare”

Meloni: “Un errore dipendere dalla Russia per il gas e dagli Usa per la Difesa”

Buttafuoco: “Nella cultura italiana regna l’ansia del conformismo”

Governo. Giorgetti stoppa il Mes: “Istituzione in crisi e impopolare”

Lombardia. Max Bastoni lascia la Lega e aderisce al “Comitato Nord”

Comments 1

  1. Guidobono says:
    3 anni ago

    Preti nullafacenti, parassiti, imbonitori, e spesso pure pederasti, che scrivevano di impresa, lavoro, capitale…

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Il caso. L’errore di restituire i marmi dei Musei Vaticani alla Grecia

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Segnalibro. “Eurasia” e l’attuale ciclo politico dell’Europa

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Difesa. La memoria del cordiale in bustina (simbolo di un’Italia che non c’è più)

    33 shares
    Share 33 Tweet 0
  • Fenomeno Cognetti, le otto montagne in ciascuno di noi

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

“Vaincre ou Mourir”, il successo del film sul genocidio in Vandea

“Vaincre ou Mourir”, il successo del film sul genocidio in Vandea

4 Febbraio 2023
Respirare l’Appennino dei patres

Respirare l’Appennino dei patres

3 Febbraio 2023
Focus. Il Piano Mattei e l’orizzonte mediterraneo del governo Meloni

Focus. Il Piano Mattei e l’orizzonte mediterraneo del governo Meloni

2 Febbraio 2023

Ultimi commenti

  • Guidobono su Giornale di Bordo. Sì, è vero, la vita al Nord costa di più, ma non creiamo guerre fra poveri
  • Tullio Zolia su Giornale di Bordo. Sì, è vero, la vita al Nord costa di più, ma non creiamo guerre fra poveri
  • Guidobono su La geopolitica del Mediterraneo priorità patriottica
  • Francesco su Il controverso Memorial bomber command e le tecniche spietate della Raf
  • Francesco su Bloody Sunday, il dolore che non passa
  • Francesco su Il punto (di M.Veneziani). Le ragioni dell’anticonformismo (anche) al tempo del governo Meloni
  • Guidobono su La geopolitica del Mediterraneo priorità patriottica

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più