Se non temessi di essere accusato di fare della facile ironia, sarei tentato di osservare che Giorgia Meloni è riuscita in quello che Gianfranco Fini non era riuscito a fare: superare Berlusconi nei voti, addirittura, nel caso umbro, doppiandolo. Quante volte, dal 1994 fino al 1999 e all’autogol dell’Elefantino, mi sono sentito ripetere da sogghignanti dirigenti di An che quella di Forza Italia era un’avventura effimera, e che ne avremmo presto ereditato voti e strutture! Purtroppo, però, Fratelli d’Italia ha superato un partito ridotto ormai ai minimi termini, in cui “l’autunno del patriarca” (o, secondo i maligni, dell’oligarca) potrebbe preludere alla diaspora delle sue diverse anime. Il declino del berlusconismo in realtà è cominciato più di dieci anni fa, quando, tornato trionfalmente al governo, assimilato quanto rimaneva di un’Alleanza Nazionale rosa dalle lotte correntizie e dai tatticismi di Fini, Berlusconi emarginò, proprio in pieno pontificato di papa Ratzinger, intellettuali di valore come Marcello Pera, che non era certo un Gentile, ma aveva rivisto molte delle sue posizioni neoliberiste. E invece si mise nelle mani di politicanti disposti a tutto, in primo luogo a tradirlo, come il Griso di manzoniana memoria.
Quando poi, in seguito alla rottura con Fini, restituendo il vecchio nome al partito, ribattezzò il Popolo della Libertà Forza Italia, fu lo stesso Berlusconi, molto probabilmente, a suggerire a un gruppo di ex An disposti a riconoscersi sotto quella sigla di fondare un nuovo movimento. Era una scelta da marketing commerciale, che aveva una sua logica: senza un partito in cui riconoscersi molti voti di destra sarebbero andati dispersi, indebolendo la coalizione. Ma quella che nelle intenzioni di Berlusconi sarebbe dovuta essere una sottomarca ha finito per avere la meglio sull’originale: logiche aziendali e logiche politiche non sempre collimano.
Oggi a Fratelli d’Italia potrebbero schiudersi prospettive di ampio respiro, ben più ampie del recupero di un elettorato post-missino incapace di riconoscersi nel “partito di plastica”. Esistono molti elettori di destra che non amano Berlusconi ma non si riconoscono nell’esuberanza polemica di Salvini, meridionali che hanno ancora il dente avvelenato con i “nordisti”, scontenti della Lega (ce ne sono sempre, in ogni partito che è andato al governo e non sempre ha soddisfatto le aspettative di chi l’aveva sostenuto), e magari elettrici donne che votano più volentieri una leader al femminile.
La sfida culturale
Inoltre, a differenza del Carroccio, alle prese con le note difficoltà finanziarie dovute alla rovinosa gestione pre-salviniana, Fratelli d’Italia potrebbe contare sul “tesoretto” della Fondazione Alleanza Nazionale. Si tratta di un tesoretto tutt’altro che disprezzabile, in beni immobili e soprattutto in liquidità, finora congelato per i veti incrociati di troppi “ex” che ne detengono il controllo. Naturalmente, sarebbe contro la legge utilizzarlo per stampare volantini o pagare gli attacchini (del resto la politica oggi non si fa più con i volantini e i manifesti). Ma promuovere convegni, finanziare scuole di partito, sovvenzionare serbatoi di pensiero non dovrebbe esulare dai compiti statutari. Purtroppo Fratelli d’Italia più che l’eredità materiale di An, ha acquisito il suo passivo morale: il passivo di un partito logorato dalle strambate di Fini e dalle lotte correntizie, in cui il progetto politico originario era stato stravolto in molte realtà dalla collusione fra veteromissini pragmatici sino al cinismo e transfughi della prima repubblica entrati nel partito a caccia di preferenze e di prebende.
Il potere coattivo
Anche per questo è improbabile che Giorgia Meloni possa ribaltare i rapporti di forza all’interno del centro-destra. Forse non è nemmeno necessario. L’importante è che la “Regina di Coattonia” sappia far valere quello che i politologi chiamano il “potere coalittivo” (detto in altri termini: senza di lei la coalizione non vince) per collocare, quando il governo giallo-rosso andrà a casa, gli uomini giusti al posto giusto, specie nei centri di potere culturale. La ragazza è intelligente e sensibile: la ricordo quando, alle interminabili logomachie delle Assemblee nazionali di An, si commuoveva perché nei suoi discorsi Fini aveva parlato di “identità”. A parte quando il suo collegio “sicuro” alle provinciali romane si rivelò meno sicuro del previsto, è stata anche fortunata, cosa che in politica non guasta, ma non basta. Senza un po’ di fortuna non si diventa ministri a trentun anni. Ma senza temperamento e capacità, non si reinventa a trentacinque un partito.
In Umbria il risultato di Fratelli d’Italia è stato davvero straordinario, e nemmeno il vecchio MSI ha mai raggiunto in quella terra, ex roccaforte PCI, percentuali del 10%. L’unica nota stonata, la candidatura di un camerunese – che non è stato eletto – cosa che un partito che si autodefinisce “identitario” non dovrebbe fare. Ma se il trend per FdI è questo, si può pensare che in caso di elezioni politiche, su base nazionale potrebbe conseguire un risultato ben più alto, perché ci sono aree del centro-sud in cui il vecchio MSI prendeva anche il 20%.
Mi auguro anch’io quello che si augura Werner. Il problema, secondo me, è che per FdI non è facile differenziarsi dalla Lega, che nel frattempo è diventata nazionalista; con una Lega così forte residua poco bacino elettorale per FdI (al sud molti votano 5 stelle per il reddito di cittadinanza). D’altronde non sarebbe giusto differenziarsi solo in senso geografico, come la coppia CDU-CSU in Germania: proprio perché Fdi nasce nazionalista, non è sano limitarsi a una sola parte d’Italia. Non che mi dia fastidio il successo di una Lega “italianista”, intendiamoci, però dispiace per la Meloni, per la quale a oggi non vedo praterie elettorali. NB – Forse FdI può risucchiare ancora qualcosa da Forza Italia, anche perché questo è diventato un partito liberal di centro, ma ormai Berlusconi è ridotto all’osso…
L’elettorato (superstite biologicamente) del vecchio MSI solo in parte darà i voti a FdI, per la solita questione del ‘voto utile’? Perchè votare AN quando il partito di Berlusconi era più forte? Perchè votare oggi la Meloni, quando Salvini è più forte? Fosse per me, io non darei mai il voto a Salvini, anche perchè per tramite suo l’infame, stupido RdC è stato approvato. Ma gran parte dell’elettorato vuol solo lasciarsi imbonire…Da noi, in Italia, e da secoli, si scambiano le chiacchiere con l’azione…
FdI invece votò l’infame Trattato di stabilità(fiscal compact) assieme al governo Monti ed alle sinistre,solo la Lega votò contro, quindi come la mettiamo? Se iniziamo a contare i misfatti di entrambi e la coerenza delle posizioni il voto sarebbe da negare a prescindere a chiunque siede in parlamento… Il RdC perlomeno è stato votato all’interno di un governo che l’aveva nel suo programma costitutivo e si potrà facilmente modificare o cancellare, il fiscal compact è un problema molto più invasivo e pesante per il paese di cui non sarà facile liberarsi, e fu votato quando FdI era all’opposizione.
Adesso non possiamo ridiscutere i comportamenti politici dal 1946 in poi… Come dice Stefano non si salverebbe nessuno. Ma restiamo almeno alla vigente Legislatura!!!
p.s. Finchè la Meloni continuerà a farsi rappresentare pubblicamente da gente come Santanchè, La Russa etc può solo sognare di arrivare a cifre considerevoli, finchè non capirà che non basta inseguire Salvini su certi temi se poi ci si presenta con gli stessi personaggi che quei temi li hanno sottaciuti e addirittura in alcuni casi contrastati durante la loro lunga carriera politica, al massimo si può puntare a catturare quell’elettorato di FI che non si riconoscerà nel renzismo, ma parliamo di un 2% se tutto va bene, infatti se si vede l’analisi del voto FdI è stata premiata soprattutto da quel tipo di elettorato mentre la Lega pesca molto di più fra i giovani, fra le classi proletarie e anche in molti anziani ex elettori della sinistra, la trasversalità è tutto nella politica odierna e la Lega viene premiata anche perchè nel breve lasso di tempo di un governo con i 5stalle, pur avendo praticamente tutto e tutti contro ha portato a casa misure richieste a gran voce dalla popolazione come quota100, legittima difesa ed una riduzione degli sbarchi di oltre l’80% rispetto a prima ed oltre 90% rispetto i governi di sinistra, poi certo si poteva fare di più ma quel poco in condizioni di forza di minoranza del governo è stato molto di più di quello che FdI ha fatto quando era al governo con Berlusca, e se oggi in Italia c’è una “destra” forte e un Berlusconi azzerato è proprio grazie a Salvini, quindi di cosa stiamo parlando? La Meloni seppur simpatica e con delle innegabili qualità deve solo ringraziare er capitano e la sua ascesa perchè altrimenti sarebbe ancora la ruota di scorta di Berlusconi, chi ha creato un certo “etat d’esprit” nel paese(che è la cosa fondamentale e di cui adesso anche FdI raccoglie i frutti) è la nuova Lega e questo è il suo merito al di là di tutti i difetti possibili che inevitabilmente ci sono. La Lega non è di “destra”? Magari fosse vero, il problema reale invece è che la Lega è ancora troppo di “destra” in alcune sue componenti o perlomeno così viene percepita, se invece riuscisse ad emanciparsi completamente allora si che diventerebbe una forza integralmente post-ideologica in grado di accogliere tutte quelle istanze soffocate dalle sinistre radical-chic e dalle destre liberali, ma forse ancora non si è pronti per una cosa del genere.
Tranquillo. I moderati hanno già il leader, Calenda…
Pensavo che l’autore dell’articolo fosse di destra,leggendolo pero’mi viene naturale chiedermi di quale.Evidentemente devono essercene diverse a me sconosciute.Capisco che il successo della Meloni possa bruciare in molti del tempo andato,pero’un briccilo di supporto e riconoscenza per il grande risultato ottenuto, merito riconosciuto anche da avversari politici.Ebbene in questi momenti di giusta euforia non ci si aspettava di dover ripetere la solita storia del gandissimo tesoro di AN,manco se fossero miliardi.E’riuscita dove Fini ha fallito,ma quando mai!!Ancora menzionare quell’essere.. Il MSI non e’mai stato al 10.4%,quindi e’facile rendersi conto che Giorgia ha demolito la barriera pregiudiziale(in parte)e stà creando una forza politica alla quale volente o nolente bisogna tenerne assolutamente conto.In conclusione Giorgia la fortuna se’ l’e’ quadagnata attraverso la sua forza di volontà e quella sacralità avutone consapevolezza frequentando da giovinetta certi ambienti di destra..Non deve nulla a nessuno.Bisognerebbe essergli riconoscente e supportarla con piu’piu’ardore e che ca…
Stefano,sarebbe meglio non menzionare gli elementi che stanno intorno a Salvini altro che LaRussa e la Santanche’.Oppure quel che hanno combinato Bossi e company.Ad ogni modo Salvini non ha aumenteto i voti mentre la Meloni ENORMEMENTE,non sono piovuti dal cielo se li e’ guadagnati convincendo le persone da tutte le parti politiche,sta’ facendo benissimo ed e’ inutile pescare nel torbido e’ la realtà.Ora dovra’ guardarsi dalla macchina del fango che si scatenerà, vedesi il MERLO di turno e la compagnia del potere, ora piu che mai abusivo..
PS.Giorgia stà continuando seguire Salvini?? ma scherziamo..Casomai e’il contrario.Ma dove, Quando,Come!!!
Fernando certo che salire dal 5% al 10% converrai che è più facile che salire quando già si è al 36%… Io non dico che Giorgia non abbia dei meriti, dico che però si sta avvantaggiando come è normale che sia di un consenso su certi temi che Salvini ha avuto il merito di portare nella massa dell’opinione pubblica, non mi pare che prima di Salvini ci fosse quest’incidenza e questo consenso intorno alle “destre” o sbaglio?… Questo è un dato non è una posizione politica… Poi la campagna di fango la fanno contro tutte le “destre”, basta vedere prima delle elezioni in Umbria la puntata fatta da Report a rai3 sui rapporti fra Lega e la Russia per dire, o le varie grida di allarme che si stanno alzando dopo l’astensione alla legge bavaglio contro il “razzismo” a firma Liliana Segre… Insomma stiamo tutti sulla stessa barca, però ecco se devo esultare per un 10% di FdI che va benissimo preferisco esultare per il risultato complessivo che si è raggiunto nel paese, e su questo risultato il grande merito secondo me va alla Lega, che ha portato temi di “destra” ad essere votati dalla maggioranza dell’elettorato, cosa che nessun partito di destra, ne MSI, ne AN sono mai riusciti ad ottenere… questa è una semplice constatazione da cui però non si può non prescindere se vuole analizzare a dovere la realtà politica anche per capire il perchè di determinati effetti, altrimenti ognuno fa il tifo per chi gli pare e amen.
Errata corrige: ovviamente quella sull’antirazzismo non è una legge ma una mozione per l’istituzione di una commissione contro razzismo, antisemitismo etc etc
Ed a proposito di questo oggi è comparso magicamente un lodo Meloni-Pacifici:”Di che cosa si tratta? Della richiesta, da parte di Riccardo Pacifici, esponente di primo piano della Comunità ebraica, di modificare la mozione Segre appena approvata in Senato, affinché possa ottenere il consenso unanime dei partiti. Giorgia Meloni è la prima ad aderire. «Fratelli d’Italia – dice la leader del partito – è pronta a collaborare per l’istituzione di una Commissione che abbia come finalità il reale contrasto a ogni forma di intolleranza e antisemitismo, valori che devono essere patrimonio condiviso di tutti gli italiani e non pretesto di scontro politico».
Stefano,Non e’che Salvini abbia strafatto e’ la sinistra prima e i5s poi che hanno fatto cose becere,ed e’quindi stato facile aprire una porta spalancata.Pero’mi pare che Salvini sia all’opposizione e sara’ molto dura andare al governo,ne inventeranno di belle vedrai con le buone…macchina del fango giudici e male che vada con le brutte,tanto hanno tutto l’apparato..Ma detto tra noi in confidenza tanto non ci sente nessuno a quest’ora..Salvini non si e’ comportato da grande politico dalle ultime elezioni politiche fino alla dimostrazione organizzata dalla Meloni d’avanti al parlamento,non credi?? Comunque qualcosa di grosso succedera’tanto in Italia non solo i neri fanno come vogliono ma pure le varie intelligenza di molti paesi,viviamo mascherando la realta’ con chiacchiere che ormai non bastano piu’..buona notte..
Sarebbe giusto dire solamente anti razzismo,non serve specificare la solita solfa…Ma se veramente fossimo tutti anti razzisti come farebbero poi??
Il servizio di Report sui presunti finanziamenti russi alla Lega, come abbiamo visto, non hanno minimamente influito sull’esito del voto in Umbria, dove il Carroccio ha preso comunque il 36,5% dei voti, quindi significa in sostanza che alla gente non gliene frega nulla del fatto che Salvini possa essere colluso con Putin o con un oligarca russo. Anzi, io ho l’impressione che molti di coloro che votano Lega vedono Putin come una figura politica di spessore e da ammirare. Che poi siano i sinistroidi a fare delle inchieste su dove prendono soldi gli altri, è il colmo, visto che il PCI per oltre 40 anni è stato finanziato illecitamente dall’URSS. Tra l’altro il PCI è stato salvato dall’amnistia approvata dal Parlamento nel 1989, ragion per cui non fu travolto dallo scandalo di Tangentopoli, a differenza di DC, PSI, PRI, PLI. Concordo pienamente con Stefano sul fatto che la Meloni ha assunto le tematiche “populiste” dopo Salvini, il quale a sua volta si è chiaramente ispirato alla Le Pen. Non ricordo francamente che FdI con la sua leader agli inizi manifestava posizioni critiche nei confronti dell’UE e della finanzocrazia internazionale con la stessa veemenza con cui lo fa oggi, anche se va detto che è nata da una scissione dal PdL quando questi appoggiò il Governo Monti.
Quello che servirebbe sarebbe una autentica “Rivoluzione Liberale” non “giustizialismo” pseudogiacobino, putinismo d’accatto o statalismo deteriore, della peggior specie, quello che è ora al governo.
Ci vorrebbe la gioventù MISSINA anni sessanta,il resto sono solo tentativi di voler pirulettare sul dancing floor..
Non sappiamo cosa hanno in testa Salvini e Meloni. Più precisamente, non sappiamo se c’è una strategia comune di fondo oppure se i due procedono affrontando gli eventi solo quando questi si verificano, senza una progettualità. La Meloni sta facendo benino, anche in termini di risultati elettorali, però devo ammettere che mi aspettavo ancora di più al sud (qui purtroppo, come ho scritto, molti italiani hanno votato usando un’ottica utilitaristica). Ognuno faccia come crede, però in tempi orwelliani (a Parma per avere il passo carrabile devi firmare la dichiarazione di antifascismo…) occorre appoggiare tutti i politici che hanno un approccio identitario e non-conforme; lo scontro si è fatto duro, i “progressisti” hanno radicalizzato idee e modus operandi, la battaglia è divenuta prima di tutto una battaglia di libertà. In questa situazione figuriamoci se mi metto a fare le pulci alla Meloni, o che ne so, a Bannon.
Quella cosa di Parma è assurda, l’ho commentata su altre pagine, veramente pazzesco queste sinistre orwelliane sono la cosa più demente e putrida mai apparsa sulla scena politica mondiale, daccordissimo sul fatto che adesso è inutile fare le pulci a chicchessia ma bisogna essere uniti e mandare a casa questi servi traditori che si spingono sempre più avanti nella degenerazione e sovversione di qualunque norma e nella repressione di qualunque manifestazione di pensiero che non sia la loro.
ILL.mo NISRI,vorrei chiarirmi meglio in modo da non essere frainteso.Sono sempre stato MISSINO sin da ragazzino, parlo degli anni 50,quindi ricordo benissimo il suo percorso storico con tutte (diciamo)le sue tribulazioni.So benissimo quindi quale sia il lascito di GIORGIO ALMIRANTE.Credo che Giorgia non sia nella posizione di poterne usarne(TESORETTO).Personalmente penso che nel firmamento della destra giri poco denaro, quindi i vari personaggi che vivono sull’indotto della nostra parte politica,hanno sempre idee brillanti come usarlo.Sta’ alla fondazione decidere cosa farne e non coinvolgere Giorgia continuamente creando in qualche modo una pregiudiziale nei suoi riguardi che ha ben altro a cui pensare essendo in prima linea nelle battagli POLITICHE vere.La mia personale idea sarebbe di usare tale capitale per costruire una reta TV nazionale.Dove trasmettere finalmente programmi non conformi..DI Verità storiche lungamente manipolate e falsamente propagandate.Si potrà cosi dare spazio alla moltitudine di intelligenze delle varie professionalitè e studi che sono state discreditate solamente perche non conformi a questa samarcanda di potere politico sopratutto servirebbe finalmente svegliare il popolicchio ITALICO. Fini ,l’affare monegasco e’ stato solo un’appendice della sua tanto declamata integrita’,basterebbe solamente ricordare il voler confermare Galan alla guida della regione
veneto,la sua infamia e’senza fine punto.Aveva ragione BUSCAROLI..Riguardo la Meloni Da quando è stata abbindolata subito dopo le ultime politiche da Salvini infilatosi nel governo,sicuramente consigliato da Mattarella,ha aperto FDI e con un crescendo fantastico dimostrando fiuto politico di primo piano e’arrivata al 10,4% incredibilmente.Ora sarebbe imperativo senza perdersi nei vari distinguo quale destra sia la migliore sarebbe opportuno mettersi in supporto di FDI,anche perche ora si mettera’ in moto la violenza del potere e sara’ dura mantenere la posizione.E’ inutile divagare quale sia la costellazione piu’ luminosa per una vera destra in conformita’ delle nuove esigenze sociali.Bisogna darsi da fare soprattutto chi vive nel giro della politica o nelle vicinanze e fare gruppo non pensare sempre al proprio tornaconto,esporsi per quanto si puo’,bisogna prendere i voti essere concreti..UNA VOLTA TANTO..