Non è una novità affermare che nella postmodernità la società sia del tutto desacralizzata. Ben pochi si curano degli aspetti spirituali perché sono concentrati soprattutto su quelli prettamente materiali. Eppure, anche nel Kali Yuga continuano a permanere le religioni che, secondo Mircea Eliade, attraverso una serie di comportamenti atti a ripetere archetipi mitici permettono all’uomo di proiettarsi “fuori dal tempo”.
Se da un lato lo studioso rumeno è apprezzato a livello mondiale per i suoi poderosi saggi che analizzano con dovizia di particolari la storia delle religioni, dall’altro è assai meno conosciuto per la sua attività di scrittore di narrativa fantastica. A questa lacuna ha posto rimedio proprio il mese scorso Bietti, pubblicando Il segreto del dottor Honigberger , romanzo breve curato da Horia Corneliu Cicortas, che include anche un saggio di Gianfranco de Turris.
Innanzitutto occorre rilevare che in questa storia Eliade ha voluto scompigliare le carte in tavola. L’Autore, infatti, pur cimentandosi in un’opera di narrativa dell’immaginario che rientra nel genere dell’occulto, ha inserito non pochi elementi concernenti le tecniche dello yoga, sostenendo che:
«Nella realtà dei fatti, una tale mescolanza di realtà e finzione deriva dalla mia concezione del camuffamento come momento dialettico […] Ebbene, in queste storie il camuffamento è utilizzato in maniera paradossale, giacché alla fine il lettore non è più in grado di stabilire se la realtà è celata nella finzione, e in che misura, i due processi essendo strettamente intrecciati».
(Mircea Eliade, Prefazione, in Mircea Eliade, Il segreto del dottor Honigberger, Bietti, Milano, 2019, cit. p. 17)
La vicenda ha come protagonista un individuo non indentificato (volontariamente), che vive nella Bucarest degli anni ’30 del secolo scorso. Costui riceve una missiva dalla sig.ra Zerlendi che gli domanda di recarsi il prima possibile presso la sua dimora per metterlo al corrente degli studi effettuati dal marito. Giunto sul luogo indicato, il protagonista, viene a conoscenza del fatto che il dottor Zerlendi è scomparso da tempo, che si è dedicato alle discipline tradizionali e che possiede una biblioteca composta da migliaia di volumi. A mano a mano che si dipana la storia apprendiamo che Zerlendi ha rivolto gli ultimi anni della sua vita allo studio dello yoga e di tutta una serie di rituali esoterici tesi a consentirgli l’esplorazione di altri piani dell’esistenza, il che ovviamente pare essere la causa del suo smarrimento e ha anche la funzione di monito, dato che questa ricerca:
«Può tentarci al punto da spingerci a consumare la nostra esistenza, rischiando di non giungere mai al traguardo».
(Mircea Eliade, Il segreto del dottor Honigberger, Bietti, Milano, 2019, cit. p. 17)
Secondo Horia Corneliu Cicortas questo romanzo può presentare un lettura bifronte. La prima, quella che definisce “profana”, riguarda la storia di un detective che si occupa di indagare sulla strana scomparsa di un uomo. La seconda, quella “sacrale”, concerne invece l’immergersi in diversi piani della realtà e dello spirito, e ci permette di comprendere che il protagonista della vicenda è lo stesso Eliade, che utilizza la narrativa dell’immaginario per parlarci delle sue esperienze occulte, che altrimenti non avrebbero potuto trovare spazio all’interno degli studi accademici. E questa tesi pare essere corroborata dallo stesso pensatore rumeno che afferma:
«A causa di circostanze su cui sono ancora costretto a mantenere il riserbo, ho deciso di raccontare alcune di queste vicende, apparentemente incomprensibili, alle quali ho preso parte senza volerlo. Devo aggiungere, però, che dirò tanto quanto ritengo possibile, e che non sono disposto, per nessun motivo, a fornire ulteriori chiarimenti, come mi è stato chiesto da più parti, sulla scomparsa del dottor Zerlendi».
(Horia Corneliu Cicortas, Tracce in una biblioteca “occulta”, in Mircea Eliade, Il segreto del dottor Honigberger, Bietti, Milano, 2019, cit. p. 118.)
*Mircea Eliade, Il segreto del dottor Honigberger , Bietti, 152 pagine, 2019, 15 euro
Curiosamente Eiade sembra letteralmente ossessionato dalla Securitate.