Se l’incenso scorre a fiumi, i consensi già scarseggiano per il nuovo governo giallorosso. I sondaggi pubblicati dal Corriere e ripresi dalle maggiori testate italiane parlano fin troppo chiaro: per i cittadini meglio sarebbe stato andare a votare che ritrovarsi il governo che c’è.
Hai voglia a nuotare tra i numeri, a scandagliare teologie sociali. Gli italiani volevano vedere come sarebbe andata a finire una campagna elettorale che, partita per le Europee, non s’era mai fermata. Avrebbero voluto partecipare, e farlo con lo strumento vetusto della scheda e della matita, all’abbattimento o alla glorificazione di questo o di quel colosso liquido che s’agita sulla scena virtuale della politica.
Appunto, un po’ di cifre: oltre il 60% degli intervistati ritiene che il governo giallorosso avrà vita breve. Di questi, addirittura il 42% sostiene che il Conte bis non sopravviverà più di un paio di mesi. E non basta. L’esecutivo Pd-M5S-Leu non piace al 50% degli italiani. Il 20% di chi ha votato Cinque Stelle non è soddisfatto così come il 18% di chi ha votato Pd.
Tra le figurine giallorosse, l’unico che incassa è proprio Giuseppi, il cui gradimento arriva all’indice del 55%. Lo tallona, in senso
Volevano partecipare anche loro, pubblico sovrano da casa, al teatrino politico. Volevano dire la loro e magari sarebbero stati disposti pure a pagare i cinquanta centesimi a Sms, non più di cinque per volta. L’ultimo rantolo di dominio televisivo sugli italiani non si è accorto dell’Eterno Ritorno, dell’avverarsi della legge più inesorabile che spupazza il palcoscenico dell’uomo.
Gli uni spergiurarono che non sarebbero mai morti democristiani. Gli altri promisero che avrebbero fatto strame del vecchio, avrebbero rinnovato tutto – modi e mode in primis – subito dopo aver scassinato la casa marcia del Parlamento, come una scatoletta di tonno.
Entrambi si sono ritrovati spiaggiati a evocare la Balena che, non più bianca, s’è rifatta il trucco in giallo e in rosso.
Chiunque abbia a cuore il bene dell’Italia non può che auspicare che il governo giallo-fucsia duri il meno possibile e che si vada ad elezioni anticipate.
Prendere il governo senza spezzare il predominio comunistoide nelle università e scuole, nella magistratura, nel sindacato ecc. sarebbe inutile, come già visto ai tempi di Berlusca…
Questi dati mi confermano che i governati sono più ingenui dei loro governanti: per il 60% degli intervistati il governo giallo-fuchsia avrà vita breve? Spero abbiano ragione ma temo si sottovaluti il valore della poltrona. A meno di una rivolta dell’elettorato grillino, potremmo anzi
assistere a squallida corsa a chi è più servo UE, questo farà sì che le politiche di 5S e PD saranno convergenti (filo UE, appunto), ci sarà quindi meno spazio per fratture tra i due soggetti politici.
A meno di clamorose sorprese, temo che questo esecutivo (che, per quanto odioso, è comunque legittimo, visto che siamo in una repubblica parlamentare), durerà ancora qualche anno, almeno fino al 2022, in modo da garantirsi un altro presidente della repubblica amico ; dalla fine della prima Repubblica ad oggi, in un modo o nell’altro, abbiamo avuto sempre capi dello stato sinistrorsi e ostili.
Wolf. Concordo totalmente. Pensa che Allegria con un Prodi!
Intanto una buona notizia per certi versi, Renzi fa il Renzi e lascia il PD…
Evidentemente il PD zingarettiano ha scelto di virare a sinistra, e Renzi non è mai stato di sinistra, ma un centrista nel senso peggiore del termine.
SE,SE Renzi davvero lascia il PD non e’ detto che tolga il supporto a questa specie di ammasso politicamente diferenziato.Credo invece sia il muoversi per formare una nuova(mica tanto)formazione politica,con Calenda e sicuramente con il Berlusca finalmente, approfittando dal clima politico attuale.Creando una formazione di centro per drenare voti sia dai 5s che dalla lega.Facendo felice finalmente il bravissimo Mattarella.Oramai hanno capito la debolezza palese della LEGA..PURTROPPO..
Certo che la Lega lascia al centro uno spazio politico che il PD (e tanto meno i 5* condannati all’insignificanza prossima ventura) non può occupare. Ed allora, giacchè Berlusca non ha veri eredi, avanti i Renzi e i Calenda…Ma chi rischia di più sono gli Zingaretti…
Renzi può levare voti forse a Berlusconi ma non di certo alla Lega… lo spazio al centro è pochissimo in realtà, Renzi fa un operazione per diventare ago della bilancia di questo governo e poi formare un centro moderato in grado di fare quello che sempre hanno fatto i rimasugli democristiani, quello che faceva Alfano per dire nel governo PD, il bello e il cattivo tempo con il 5% o meno di voti… Certo per ora lascerà i suoi parlamentari a sostegno del governo, ma al primo diniego staccherà la spina, quando gli converrà… In questo caso non credo Mattarella abbia apprezzato, anzi credo che sia abbastanza contrario ad una mossa del genere che destabilizza il governo, ma in fondo Renzi ragiona come uno della prima repubblica e proprio per divincolarsi anche da certe dinamiche a lui sfavorevoli fa questa scelta tornando infatti al penta-partito al governo come nella prima repubblica, in un ottica di proporzionale spinto è una scelta giusta per lui, per questo Renzi è una spanna sopra gli altri rispetto i poveri burattini del centro-sinistra, ma saranno la sua ambizione ed il suo ego smisurato a portarlo a fondo …
Stefano. Ma quale Lega? Quella delle ultime elezioni politiche, delle europee o dei sondaggi di qualche settimana fa?
Forse Renzi ha fretta perchè scorge vita corta a questo governo e vuole presentarsi agli elettori con una formazione che già esiste…
Mattarella saprà certamente che fu’Renzi abbindolando il Berlusca piazzo’lui al Quirinale.Non sono assolutamente d’accordo che Renzi sia una spanna sopra gli altri.Finora sono molto soddisfatto della piccola ma grande pretoriana della destra MELONI..
Fernando specifico che non volevo dire che Renzi sia meglio di altri, ma solamente più furbo e anche capace a livello squisitamente tattico-politico rispetto ai suoi kompagni de sinistra… Basta vedere come ha infinocchiato Zingaretti che andando a elezioni avrebbe potuto farlo fuori politicamente e prendersi tutto il PD, ma Renzi lo ha incastrato senza nemmeno sporcarsi le mani… Per il resto concordo con l’ultimo commento di Felice, invece riguardo i voti che Renzi ruberebbe alla Lega è impossibile semplicemente perchè il bacino di utenza è opposto, i Renzi e i Calenda si rivolgono ad un elettorato diverso, quello che fu in parte di Berlusconi e in parte dei social-liberali e democristiani di sinistra, a una classe confindustriale ed a una borghesia finanziaria più che industriale etc niente che può travasarsi dalla Lega e viceversa anche perchè Renzi più di Calenda è troppo conosciuto nel paese e identificato come “nemico” delle “destre” etc etc… La Meloni ha qualche buono spunto ma siamo sempre li, troppo ancorata a vecchi schemi e appesantita dalla zavorra degli ex-aennini, finiani, berlusconiani etc comunque le e vi auguro per chi parteciperà una buona festa di Atreju 2019…
Stefano. Non ho la sfera di cristallo, ma Renzi punta ad un partito grande, oltre il 20% dei voti. In ogni caso la sua formazione non è comparabile a una Lista Dini o Monti o Alfano, perchè FI non ci sarà più, se non come residuale testimonianza…
Penso anch’io come molti di voi che il nuovo soggetto politico di Renzi che verrà fondato non sarà un flop come i partitini centristi tipo NCD, Scelta Civica, ecc., anzi, non escludo prenderà il 10-15% dei consensi e che ingloberà altri soggetti politici come Centristi per l’Europa (Casini e D’Alia).
I poteri forti, la finanza ecc. sono con Renzi. Può non piacere, ma prendiamone atto. Tanto la rivoluzione sovranista nessuno la fa. Meglio con Salvini che con Zingaretti, pensano, e forse non sbagliano.
Una cosa è la merenda di fine estate di Pontida, una cosa scendere in strada a bucare pancie e ad essere bucati…
Berlusca non aveva i voti, né un vero candidato. Mattarella fu uno dei meno politicamente impresentabili. Renzi fece il suo gioco. Se Berlusconi (berluscaz per i leghisti) avesse avuto metà della furbizia del ‘pellaio’ sarebbe ancora in sella…