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Tra il 14 e il 15 dicembre la pagina di Casaggì Firenze è stata oscurata da Facebook senza motivo, inspiegabilmente. Attiva dal 2008, contava più di 45mila followers ed era un punto di riferimento sul web. Tutto questo in seguito all’eliminazione, sempre sulla medesima piattaforma social, della pagina di Casaggì Pisa, all’inizio di questo mese.
La Comunità fiorentina – ormai da anni – rappresenta un modello per molte realtà organizzate che fanno leva sul pensiero identitario, non conforme e nazional-rivoluzionario, da nord a sud. E, in questi anni, si è ampliata in molte zone della Toscana, dando vita anche al progetto di Azione Studentesca, che conta quaranta nuclei operativi su tutto il territorio nazionale.
Casaggì Firenze nasce nel 2005 in seno all’allora movimento giovanile di Alleanza Nazionale, Azione Giovani, con la volontà di creare un percorso autonomo, strutturarsi in senso meta-politico ed agire nel solco di un vero e proprio “centro sociale”. Negli anni si è dimostrata capace di creare sintesi tra l’ambito della Formazione e quello del radicamento territoriale, tra la politica di strada e quella istituzionale, tra la diffusione culturale e il sindacalismo studentesco.
All’interno dei suoi locali – popolati da centinaia di attivisti e simpatizzanti – si possono trovare una birreria (il Bogside Pub) e una libreria (Sherwood), ma non solo: Casaggì offre assistenza legale, cineforum, gruppi di studio, volontariato sociale per dare una mano alle famiglie italiane in difficoltà, convegni, presentazioni di libri, corsi di autodifesa gratuiti, concerti e molto altro. Nelle sue conferenze, negli anni, ha ospitato anche riferimenti per il pensiero identitario italiano ed europeo, come Gabriele Adinolfi, Marcello Veneziani, Marco Tarchi, Maurizio Rossi, Luca Leonello Rimbotti, Alain de Benoist e molti altri.
Da lì è anche partito il progetto di “Passaggio al Bosco”, casa editrice nata nel 2017, che non ha tardato a collocarsi – con le sue collane e sue pubblicazioni – tra i punti di riferimento culturali di quell’area contrapposta al pensiero unico e al progressismo galoppante.
E’ una vera e propria fortezza, insomma, che evidentemente dà fastidio a qualcuno: la recente censura operata da Facebook, in apparente assenza di violazioni contestate, rappresenta un precedente pericoloso e inaugura una stagione di repressione alle idee che non promette niente di buono.
Nel frattempo, però, Casaggì ha già lanciato la nuova piattaforma sul social network, che linkiamo di seguito, invitando i nostri lettori a sostenerla e diffonderla:
https://www.facebook.com/casaggidestraidentitaria/
Lunga vita ai Ribelli.