“Non siete soli, avete un popolo dietro, un sentire comune che non è annichilito dal pensiero unico. Promuovere la famiglia, la vita e la libertà educativa sono valori pre-politici, che vengono prima della regione e del comune, perché la famiglia è fondamentale per il benessere materiale e spirituale della persona e se lo Stato non rispetta questi valori viene scosso nelle sue fondamenta. La politica richiede tenacia e coraggio, difendere questi principi non vi procurerà applausi ma farete la cosa giusta e sarete ripagati nelle urne da milioni di famiglie che sono il vero motore propulsore di questo Paese”. Così Massimo Gandolfini si è rivolto a oltre 200 amministratori locali, appartenenti a diversi partiti politici, cha hanno partecipato alla prima riunione del gruppo inter-istituzionale per la vita e la famiglia, che si è tenuta a Milano presso Palazzo Pirelli della regione Lombardia.
“Noi non vogliamo costruire muri, ma abbattere ponti minati: sono i ponti del relativismo, del pensiero unico, della lobby economicista e nichilista. Vogliamo far saltare i falsi miti dell’omogenitorialità, dell’identità di genere, dell’educazione gender, del diritto al suicidio e a distruggersi tramite l’assunzione di droghe. Noi vogliamo costruire ponti fondamentali della società civile: vita, famiglia, filiazione, genitorialità, identità e libertà educativa”, ha proseguito Gandolfini.
“Non sottovalutiamo l’economia, le politiche economiche per la famiglia sono fondamentali ma queste derivano solo da una corretta visione dell’uomo e della società. Vogliamo che venga ribadito il valore della dignità della donna e della maternità. Per questo motivo vi abbiamo consegnato una cartella con delle proposte concrete da presentare nei vostri ambiti istituzionali. Mozioni sul sostegno per le maternità difficili, su forme di collaborazione tra scuola e famiglia tramite il consenso informato, sul divieto di trascrizione di atti anagrafici di bambini ottenuti all’estero tramite utero in affitto o eterologa e su molti altri temi”, ha detto ancora Gandolfini.
L’evento organizzato dal Family Day è stato di fatto la prima riunione programmatica di un inter-gruppo istituzionale animato da sindaci, governatori e consiglieri regionali, provinciali e comunali che intendono promuovere i principi del diritto naturale, su cui fondare una società più umana, attenta ai bisogni dei più deboli (anziani, donne, bambini e disabili) minacciati dalle logiche utilitaristiche della società dello scarto.
Per l’occasione numerosi amministratori hanno illustrato le buone pratiche portate avanti nelle istituzioni, come il sindaco di Sant’Agata Bolognese, Giuseppe Vicinelli che ha fondato il primo Assessorato alla Vita d’Italia.
In conclusione, il presidente del Family day, Massimo Gandolfini, ha invitato tutti sindaci e consiglieri regionali e comunali intervenuti oggi a partecipare al Congresso Mondiale delle Famiglie che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo.