L’Italia può vantare tanti imprenditori di successo, ma solo pochi hanno segnato la nostra Storia come Enrico Mattei che, negli Anni Sessanta, lanciò addirittura il motel all’italiana.
Certo, poca cosa rispetto alla politica energetica e alle strategie economiche per garantire al Paese autosufficienza, ma comunque un interessante capitolo della vicenda umana e professionale dell’industriale di Acqualagna che contribuisce accrescerne il fascino e la levatura.
Infatti nel 1960 Mattei fonda la SEMI (Società Esercizio Motel Italia SpA), ramo dell‘AGIP (Azienda Generale Italiana Petroli) che, come da nome, si occupa della gestione del ramo ricettivo, strutture alberghiere che sorgono in genere nei pressi delle stazioni di servizio (nell’accezione a noi contemporanea del termine) che proprio in quegli anni iniziano a prendere piede nel Paese.
Negli USA, come accennato, l’idea dei Motorists’ Hotel (da cui l’acronimo Motel) nasce agli inizi del XX Secolo per venire incontro alle esigenze di chi era costretto a spostarsi sulle enormi distanze della nazione nordamericana: un letto comodo per una notte, doccia, magari un pasto. Nel corso degli anni e con l’evoluzione dei costumi essi si sono trasformati in una icona, specie grazie al cinema che li presenta come luoghi di sosta rapida per viaggiatori ma non solo: il Bates Motel di Psycho, ad esempio, offre rifugio ad una Janet Leigh in fuga con un lauto bottino.
I motel dell’AGIP sopravvivono con fortune alterne fino agli Anni Novanta, seguendo la sorte di molte altre società di servizi legati a grandi gruppi industriali, alcune accorpate altre liquidate. In Italia la moda del motel continua con l’iniziativa privata ma non attecchisce mai come oltreoceano: le distanze più brevi, infatti, consentivano (e consentono) di riposare qualche ora in macchina per poi riprendere il viaggio. Tuttavia quel retrogusto del “proibito” che accompagna il motel nell’immaginario collettivo ha contribuito alla nascita di strutture talvolta ricercate, altre un po’ kitsch destinate a chi cerca un posto discreto e “americaneggiante” per una fuga… in coppia. Più fortuna hanno i B&B e le soluzioni alberghiere che si possono prenotare online e a prezzi vantaggiosi. Ecco una differenza fra Italia e USA: le migliaia di motel a stelle e strisce offrono servizi diversificati e tariffe in base alla qualità degli stessi, come d’altronde avviene per gli hotel. A Las Vegas, ad esempio, non è difficile trovarne alcuni da 20$ in su, vale a dire meno di 20 euro.
Esistono comunque siti e applicazioni da smartphone che permettono di cercare alberghi a ore, alternativa piuttosto diffusa nell’Italia di qualche decennio fa e ora tornata in voga perché permette agli albergatori di vendere la stanza e ai clienti di soggiornare per qualche ora in attesa di un volo o per consumare un fugace rapporto.
Quanto ai vecchi motel della SEMI la maggior parte di essi è stata convertita in albergo (Spoleto, Firenze), altri sono in disuso o abbandonati. Altri ancora continuano a mantenere la funzione di motel e a sopravvivere al cambio dei tempi e alla concorrenza delle prenotazioni online. Quale sia stata la loro sorte, i motel dell’AGIP rappresentano comunque un’idea imprenditoriale d’avanguardia, magari non la migliore di Enrico Mattei ma sicuramente capace di aiutare a comprendere meglio genio e lungimiranza del grande industriale italiano morto tragicamente a Bascapé.