“L’immagine di chi prendeva a calci quel fantoccio è per me la stessa dell’Isis”: lo ha detto Alessandra Mussolini, eurodeputata di Forza Italia, intervenendo a Macerata a una protesta per l’esposizione, in occasione del 25 Aprile, della “Pignatta Antifascista”, un fantoccio di cartapesta appeso per i piedi che rievocava la morte di Benito Mussolini a Piazzale Loreto e che i bambini dovevano colpire per vincere le caramelle.
La nipote del duce è arrivata nel capoluogo marchigiano accompagnata dagli esponenti del gruppo forzista in comune, con l’obiettivo di protestare contro quella che lei stessa ha definito “una manifestazione antieducativa”, “un insegnamento vergognoso”.
Portava con sé uno scatolone contenente vermi: “Me li buttarono vicino per farmi capire che non ero gradita”, ha detto, ricordando un episodio accaduto in Veneto anni addietro. Secondo l’eurodeputata forzista, “a parti invertite, se la destra avesse appeso un fantoccio di un partigiano pieno di caramelle sarebbe stato un atto gravissimo”.