Maestro di Malamocco, fumettaro, artista istrionico, seduttore. La figura di Hugo Pratt è stata raccontata nelle maniere più disparate. Il padre di Corto Maltese e di El Gaucho è un prisma le cui facce brillano ciascuna intensamente di un bagliore a tratti stordente che ne polarizza le qualità ed anche i difetti tipici delle persone dotate di talento e, soprattutto, consapevoli di esserlo. Nel libro Con Hugo. Il creatore di Corto Maltese raccontato dalla figlia (Marsilio, 2008), Silvina Pratt, racconta Hugo da una prospettiva differente, quella di padre. Risulta difficile immaginarsi il nostro in questo ruolo, proprio perché perennemente intricato nella danza tra la realtà e il sogno, nel “disordine dei sensi” tanto amato anche da Arthur Rimbaud, in viaggi ed avventure del corpo e dello spirito, vissute, sognate o raccontate che lentamente prendono vita, tratto dopo tratto, acquarello dopo acquarello sulle tavole che comporranno autentiche pietre miliari della letteratura disegnata.
Figlia di Anne Frognier, seconda moglie di Pratt nonché musa ispiratrice per il ciclo di storie di Anna nella Giungla, Silvina traccia il ritratto di un padre a cui guarda come << un essere superiore al quale era permesso tutto, anche di ignorarla o di passare dalla tenerezza ala rudezza così bruscamente da lasciare storditi>> racconta Alberto Ongaro, amico del Maestro di Malamocco dai tempi dell’emigrazione argentina e sceneggiatore dalla penna creativa che ha contribuito a regalare alle matite di Pratt personaggi del calibro di Asso di picche. Silvina scolpisce la figura di suo padre utilizzando una pietra morbida priva di pudore e di rancore verso quelle intemperanze e moti dell’animo che spesso si perdonano ai geni. Racconta un padre creativo ed ebbro di vita, quasi volesse essere autore del proprio destino (espressione ambigua ma costante nei suoi lavori) ed evidenzia vari momenti di vita quotidiana, dolci, aspri, turbolenti a volte immobili ma anche ricchi di quella connessione che si verifica in presenza di un autentico dialogo tra padre e figlia. Con Hugo è un libro che consente di approfondire, con onestà, chiarezza ed ironia, un ulteriore aspetto di un autentico maestro letterario del novecento, mostrando la sua, magari meno mitologica ma sicuramente altrettanto autentica, umanità.
ia e del lavoro l aveva detto lo stesso Pratt, quello in carne e ossa. Porta scompiglio e disordine. Per questo fu messa al bando e non mai stata ben vista n dalla cultura cattolica n da quella socialista . Una fabbrica di irregolari senza il minimo senso del collettivo e allergici a ogni ideologia, ecco cos l avventura pura per Pratt. E non certo un caso se nel 1973 non ci pens due volte a fare le valigie da a di stampo comunista . Per questo il carisma di Corto continua a esercitare un irresistibile fascinazione sui giovani: perch non serve alcun padrone e non appartiene a nessuno, tanto che i suoi ritratti campeggiano indifferentemente nei circoli pacifisti come anche al Cutty Sark, il ritrovo romano dei ragazzi di Casapound e del Blocco Studentesco, il pub come lo definiscono loro stessi pi odiato d Italia . Popolare il marinaio con l orecchino lo al punto che da pi parti viene sollecitata una trasposizione cinematografica della sua saga. Non molto tempo fa una proposta di portare Corto sul grande schermo stata rivolta a